La tolleranza zero nei confronti dei campi nomadi, stavolta, parte dalla Regione, che fino a ieri si era limitata a finanziare con fondi Ue i progetti comunali sulla realizzazione di aree o strutture per laccoglienza. «Dora in poi coi milioni della Ue non finanzieremo più nulla, perché quei centri e quelle aree non dovranno più esserci - annuncia lassessore allurbanistica, il leghista Davide Boni -; non solo, sto pure predisponendo un articolo da introdurre nel nuovo testo unico della legge urbanistica, con il quale verrà disposta la cancellazione di ogni centro di prima accoglienza su aree demaniali. La Cdl non è daccordo? Delle due luna: o si rifinanzia quella legge, o me ne vado io». Intanto è scontro tra Provincia e Comune. «Penati vuole aprire nuovi campi? È escluso che si tratti di aree nel Comune di Milano» va allattacco il vicesindaco, Riccardo De Corato.
E lassessore alla Sicurezza, Guido Manca, chiede nuovi sgomberi: «Triboniano e Capo Rizzuto, ma anche Muggiano, Idro, Bonfadini e Negrotto». Lassessore al Demanio, Diego Sanavio, accusa: «Penati vuole le favelas come a Rio». «Politica da irresponsabili» replica il presidente della Provincia.«Mai più un euro per i campi rom»
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