Maiolo: «Una giunta rosa al 50 per cento»

L’assessore ai Servizi sociali: «Non lascio, correrò volentieri anche per Palazzo Marino»

Sabrina Cottone

«L’ideale per la prossima giunta sarebbe avere quindici donne e un uomo». La battuta di Tiziana Maiolo dà la misura dell’ingiustizia che la signora commissario vicario di Forza Italia vede oggi a Palazzo Marino: è lei l’unico assessore donna, lei che a ogni seduta si trova con quindici uomini intorno. «Quindici a uno è una battuta, ma l’obiettivo di una giunta per il cinquanta per cento femminile è un obiettivo assolutamente auspicabile e spero anche realistico». La Maiolo, che il totocandidati alle politiche accredita in lista, non intende abbandonare l’impegno in Comune. Al contrario: «Hanno chiesto la nostra disponibilità a correre per il consiglio comunale. Lo farò ben volentieri».
Tra i candidati da battere c’è anche Ombretta Colli, sia nelle liste per le politiche che alle elezioni comunali...
«È legittimo che chiunque faccia una propria lista e lo dico per Ombretta Colli come per Gianfranco Rotondi, segretario della Dc. Anch’io nel ’93, quando ero ancora a sinistra, ne ho fatta una mia contro Nando Dalla Chiesa. Ma deve essere chiaro che ti candidi contro. Devono decidere: o stanno da una parte o dall’altra, o stanno dentro la Casa delle libertà o stanno fuori».
Non ritiene ipotizzabili accordi per il ballottaggio?
«Queste non sono primarie ma elezioni vere». «Se la Colli o Rotondi fanno un accordo per le politiche, non possono candidarsi contro la Cdl alle amministrative. Altrimenti ci candidiamo tutti. Se mi candido io, prendo anche bei voti ma devo sapere che mi candido contro».
Lei ha dato la disponibilità a correre per le amministrative. Pensa che oltre a un candidato sindaco donna Forza Italia farebbe bene a avere un capolista donna?
«Se il partito me lo chiede, e ferma restando la mia ambizione di tornare in Parlamento, sono disponibile. Ma la soluzione ideale sarebbe avere al numero uno Gabriele Albertini. Sarebbe un valore importantissimo per Forza Italia. Certo, se lui rifiutasse...».
Letizia Moratti farà una lista civica sganciata dai partiti. Come valuta questa decisione?
«Fa bene a fare una sua campagna indipendente sganciata dai partiti. Ma a questo punto noi, come esponenti di partito, dobbiamo fare una campagna di partito, puntando soprattutto al voto di lista. Lei porta il suo valore aggiunto e noi il nostro. Io farò una campagna elettorale molto personalizzata e congiunta per le politiche e le amministrative. Ho già fatto affiggere i manifesti. L’importante è che Forza Italia ottenga un buon risultato».
Vede rischi in agguato sulla strada elettorale del suo partito?
«Spero che si voti il 14 e non il 21 maggio, perché sarebbe troppo in là nel tempo e poi c’è il problema del secondo turno che rischia di andare a finire quando molti nostri elettori sono già andati via. E poi è importante avere liste competitive».


Che cosa intende per liste competitive? Pensa a qualche nome in particolare?
«Tutti i consiglieri saranno ricandidati, ma è necessario aggiungere anche altri nomi forti e sono convinta che sia necessario proporre l’alternanza uomo donna nelle liste. Trovo scandaloso che su 25 consiglieri uscenti di Forza Italia ci siano solo due donne».

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