Cronaca locale

«Mal di vivere, ne hanno sofferto 320mila milanesi»

Il 10 per cento dei residenti è stato al pronto soccorso nell’ultimo anno dichiarando un disturbo psichico. Un terzo di questi soffre d’ansia. E non solo. L’agitazione è spesso accompagnata da depressione (62 per cento dei casi), distimia o alterazione dell’umore (42 per cento), dipendenza alcolica (38 per cento), abuso di farmaci (27 per cento). Il disagio psicologico ha mille facce e in città sempre più persone si ritrovano riflesse. «Sono percentuali preoccupanti - ha ammesso l’assessore alla salute Giampaolo Landi di Chiavenna durante la presentazione dello spettacolo “Amica follia”, lunedì al San Babila -. Si calcola siano 320mila le persone che almeno una volta hanno sofferto di un disturbo psichico, il 65 per cento sono donne. Mi auguro che venga presto approvato in giunta il mio progetto sullo psicologo di quartiere. Si partirebbe in via sperimentale nelle farmacie comunali dove il medico presterebbe consulenze. Il disagio psicologico va affrontato e superato con l’assistenza di personale specializzato. È importante abbattere il pregiudizio che spesso impedisce di curarsi».
Per sensibilizzare sul tema della fragilità mentale l’assessorato alla Salute promuove lo spettacolo multimediale al San Babila. Suddiviso in un documentario e un monologo. Il primo è la «Ballata di un uomo brutto» scritto da Sabrina Negri in cui l’attore Carlo Delle Piane, 60 anni di carriera alle spalle e il male oscuro da combattere ogni giorno, confida le proprie angosce e la profonda solitudine. «Ho deciso di scrivere questa storia - ha raccontato l’autrice - perché mi sembrava impossibile che un uomo di successo come Delle Piane potesse stare così male». Seguirà il monologo «Piccola storia di una donna matta» con Maddalena Monti per la regia di Lorenzo Loris. La serata sarà presentata da Tullio Solenghi, parteciperanno al dibattito conclusivo anche lo psichiatra Fulvio Ravera e lo psicologo Enrico Molinari, presidente dell’Ordine degli psicologi lombardi.
«Mi considero una persona solare - ha esordito Solenghi - ma in questa serata interpreto una persona sfigatissima a cui muore la moglie. Credo che l’ironia serva a sdrammatizzare e aiuti nella vita ma in vista dello spettacolo ogni sera, durante le prove, faccio anch’io la mia terapia. Mi ritrovo a fare i conti con queste ombre e ad affrontarle».
Fra le iniziative promosse dall’assessorato per sconfiggere il male oscuro il primo sportello per il dolore psicologico dovuto a lutti o a separazioni. È in corso Italia 45, gestito dalla Fondazione Esperia, funziona dal primo di ottobre, tre giorni alla settimana.

Offre consulti per sostenere chi vive il trauma della perdita, dalla capacità riproduttiva o del ruolo sociale, fino alle più gravi e traumatiche e cioè la morte dei propri cari e la paura di morire.

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