La mala-istruzione del ministro Fioroni, corsi e ricorsi

Di questi tempi si sa che dal Governo è lecito aspettarsi di tutto, dalle battute offensive del ministro Padoa-Schioppa agli improbabili equilibrismi del presidente Prodi ma il ministro Fioroni, con il ricorso presentato alla Corte Costituzionale contro la legge regionale sulla scuola della Lombardia, ha superato tutti, mettendo in crisi migliaia di famiglie.
È preoccupante questo tentativo di distruggere una legge che stava creando i veri presupposti per far fronte all'emergenza della dispersione scolastica, offrendo ai giovani un’occasione di crescita culturale e professionale. Da tempo il ministro della Pubblica istruzione sta mettendo in atto una politica schizofrenica orientata a smantellare pezzo per pezzo la riforma Moratti, facendo ricorso alla decretazione d'urgenza, con grave lesione del dibattito parlamentare. La volontà di preservare il dirigismo burocratico centralizzato ha prevalso su quella di tutelare gli interessi veri di migliaia di studenti che, grazie alla legge regionale che ora il Governo vuole annullare, hanno la possibilità di accedere a un sistema educativo basato sul principio di pari dignità tra la formazione e l'istruzione e sul concetto di autonomia, unico modo per attuare la sinergia tra scuola e sistema produttivo.


La Lombardia è stata all'avanguardia perché ha cercato di superare la sterile contrapposizione tra scuola pubblica e paritaria stimolando la giusta competizione tra i due tipi di scuola per raggiungere l'eccellenza e la qualità. Ora il ministro Fioroni rischia di compromettere tutto.
* Deputato An, Commissione Istruzione e cultura della Camera

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