Medicina

Malaria Presentato a New Orleans innovativo farmaco made in Italy

La malaria colpisce ogni anno in tutto il mondo quasi 500 milioni di persone, con oltre 1 milione di decessi che purtroppo riguardano soprattutto bambini dell’Africa Sub-sahariana di età inferiore ai 5 anni. «Se non trattata prontamente ed in maniera efficace, la malaria può uccidere rapidamente, nel giro di qualche giorno dalla comparsa dei primi sintomi», ricorda il professor Umberto D’Alessandro del Prince Leopold Institute of Tropical Medicine di Anversa, Belgio.
Due nuovi studi su larga scala, presentati a New Orleans in occasione del 57esimo Annual Meeting dell’American Society of Tropical Medicine and Hygiene (Louisiana, 7-11 dicembre), mettono in evidenza i benefici di una terapia in grado di affrontare in maniera efficace una malattia dimenticata.
La combinazione di due principi attivi (DHA + PQP) non solo ha un’efficacia comparabile a quella degli altri farmaci a base di artemisinina nel trattamento della malaria non complicata, ma è in grado di proteggere i pazienti da nuove infezioni per almeno due mesi dopo il trattamento. Il tutto con elevato profilo di tollerabilità e senza effetti collaterali di rilievo.
Questa nuova terapia (il professor D’Alessandro è il coordinatore di uno di questi) aumenta l’arsenale a disposizione dei medici, permette di ottenere un beneficio immediato perché di rapida azione e rappresenta senza dubbio un vantaggio per le popolazioni africane ed asiatiche, quelle maggiormente colpite, e per i cittadini occidentali che si recano in questi Paesi.

Il nuovo farmaco, sviluppato da Sigma-Tau, risponde alla strategia terapeutica raccomandata dall’OMS.

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