da Viterbo
Ufficalmente in malattia, ma anzichè chiusa in casa lei se ne ne stava beatamente stesa a prendere la tintarella in un paradiso tropicale. Per questo il pubblico ministero di Viterbo Paola Conti ha deciso di impugnare la sentenza dassoluzione emessa dal giudice delludienza preliminare nei confronti di uninsegnante che, durante un concedo per malattia, se ne andò in vacanza alle Bahamas, e del medico che le aveva prescritto cinque giorni di riposo e cure.
Dalle motivazioni della sentenza è, inoltre, emerso un particolare inedito sulla vicenda: al contrario di quanto si era appreso in un primo momento, linsegnante non aveva effettuato gli esami prescritti dal medico di famiglia in una clinica privata di Nassau, ma aveva inviato alla scuola in cui lavorava, listituto «Carlo Alberto Dalla Chiesa» di Montefiascone, un altro certificato medico, questa volta rilasciato da un dottore del posto, che le prescriveva un prolungamento del periodo di malattia «a causa di un improvviso malore».
La vicenda risale allaprile del 2005 e linchiesta era scaturita da una segnalazione del preside della scuola.
Alcune settimane fa, durante il processo con il rito abbreviato, il giudice per le udienze preliminari aveva assolto sia linsegnante- accusata di truffa ai danni dello Stato- sia il medico per cui si era ipotizzato il reato di falso ideologico. Secondo il giudice il fatto non sussiste. Il Pm, che invece aveva chiesto la condanna di entrambi gli imputati, ha deciso di impugnare la sentenza davanti alla Corte dAppello.
Ma non cè solo il pm viterbese a chiedere una sentenza diversa.
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