Male Gemina, sotto tiro i bancari

Michelin cede il 5% a Parigi

Male i finanziari, su cui continua a pesare la crisi del credito; e giù anche i titoli hi tech e dell’auto. Cominciata in tono minore, la settimana borsistica sta continuando peggio. Domina la cautela, spesso causa di innesco delle vendite, con la domanda concentrata sui comparti difensivi. Risultato: listini in calo pressochè ovunque. A Milano, il Mibtel è sceso dello 0,94%, mentre l’S&P Mib ha perso lo 0,85%, tra scambi per un controvalore di 5,3 miliardi di euro. Bersagliati, ancora una volta, i bancari: da Banca Italease (-3%) a Unicredit (- 1,62% dopo l’outperform di Crédit Suisse); da Popolare Milano (-1,33%) a Banco Popolare (- 2,12%). Tra i finanziari, si salva Generali (+ 0,19%) e Unipol (+ 0,51%) recupera solo in parte le forti perdite di lunedì. Opposto il comportamento di Impregilo: al rialzo dell’altroieri (+ 3,5%) ha fatto seguito uno scivolone del 4,24%. Hanno viaggiato in controtendenza Terna (+0,59%), Aem (+0,42%) ed Eni (+0,37%) nonostante la revisione a «negativo» dell’outlook da parte di S&P. Cade Gemina (meno 7,3%) nell’ultimo giorno disponibile ai sottoscrittori dell’aumento di capitale per la revoca dell’adesione, opzione scattata con il downgrade di S&P sulla controllante Adr. Segno negativo prevalente anche nel resto dell’Europa, cui non ha giovato l’andamento incerto di New York, penalizzata dalla decisione di JP Morgan di rivedere al ribasso il rating di molti titoli finanziari.

A Parigi pesante Michelin (-5,5%): la chiusura dell’impianto di Toul costerà 130 milioni. A Francoforte Thyssenkrupp cede il 6% su conti record per l’esercizio 2006-2007, ma inferiori alle attese. A Londra nuovo crollo di Northern Rock (-5,9%).

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