da Tokio
La maledizione che pesa sul trono giapponese non dà tregua alla famiglia reale: la gravidanza della principessa Kiko, che potrebbe dare alla dinastia il primo erede maschio dopo quarantuno anni, è a rischio. Lo ha reso noto lagenzia Kyodo, organo di stampa ufficiale della Casa imperiale, precisando che la principessa Kiko potrebbe essere costretta a ricorrere a un parto cesareo prima del termine previsto della gravidanza, attesa a fine settembre.
La gravidanza della principessa è infatti minacciata da una complicanza nota come «placenta previa», un disturbo che può causare emorragie e che si verifica quando il collo dellutero è ostruito. Kiko - hanno assicurato i medici di corte - è in buona salute anche se affaticata, ma le è stato imposto il riposo e non si esclude il ricovero: «Anche se con la medicina moderna la placenta previa non è un rischio grave come in passato - hanno spiegato - non è esclusa lemorragia e quindi il ricorso al cesareo per un parto anticipato». Kiko ha 39 anni ed è moglie del principe Akishino, 41 anni, fratello minore del principe ereditario Naruhito e secondogenito dellimperatore, nonché ultimo erede maschio al trono: sul bimbo che porta in grembo si sono concentrate le speranze della casa reale nipponica, visto che la consorte di Naruhito, Masako, ha avuto soltanto una bimba, la piccola Aiko (di quattro anni), dopo unattesa di ben otto anni e difficilmente potrà avere altri figli, visto lo stato di depressione di cui soffre da tempo. Ma la legge di successione del Sol Levante, che risale al 1947, non concede il trono a una donna: il pericolo di una crisi è così elevato che, lo scorso anno, il governo aveva preso in considerazione la possibilità di aprire anche alle donne la linea di successione dinastica. Ogni iniziativa in questa direzione era stata però sospesa, proprio dopo la notizia della gravidanza di Kiko. La principessa è alla terza gravidanza ma, in precedenza, anche lei ha partorito due femmine, le principesse Mako e Kako, di 11 e 14 anni. Ora sembra che sia in attesa di un maschio (anche se, per scaramanzia, una conferma ufficiale non è mai stata data). Ma la notizia delle complicazioni ha subito riaperto il dibattito nel Paese sulla possibilità di modificare la legge: una revisione della normativa aprirebbe la strada alla principessina Aiko, che potrebbe diventare la prima imperatrice del Giappone dal 18º secolo.
Se invece tutto dovesse procedere senza problemi e il terzogenito di Kiko fosse davvero un maschietto, la millenaria dinastia nipponica sarebbe salva: il piccolo diventerebbe il terzo in linea di successione per salire al trono, dopo suo zio e suo padre.
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