L'obiettivo del Genoa oggi al Bentegodi contro il Chievo (ore 12,30) non sarà quello di vincere a tutti i costi per mantenere il primato. Bensì quello di conservare comunque l'imbattibilità, alla quarta giornata effettiva di campionato. Lo dice, a chiare lettere, il tecnico rossoblù Alberto Malesani: «Se dovessimo uscire da Verona imbattuti, sarebbe importante. E comunque saremmo sempre in una bella posizione di classifica».
Piedi ben saldi per terra, dunque. «Dopo tanti complimenti, esagerati come erano state le critiche, serve un bagno d'umiltà dice Malesani mica ci illudiamo. Credo che alla fine la classifica si farà con la lettura dei bilanci. È un'anomalia vedere certe squadre davanti. Milan e Roma non tarderanno a risalire». Niente turn over, nessuna rivoluzione: in linea di massima sarà riconfermata la formazione che ha battuto il Catania. «Questi undici meritano la riconferma» dice Malesani: dunque, si rivedrà un 4-3-1-2 con Frey tra i pali, Bovo, Dainelli, Kaladze e Moretti in difesa, Kucka, Veloso e Constant in mezzo, Jorquera trequartita alle spalle di Palacio e Caracciolo.
Questultimo pare in deciso vantaggio nonostante una prestazione tutt'altro che entusiasmante col Catania per un posto da titolare in attacco: lalternativa comunque resta Pratto. Torna capitan Rossi tra i convocati, ma partirà dalla panchina. Ancora out Zè Eduardo e Mesto.
E poi il ritorno di Malesani a Verona, da avversario. Lui che ha allenato, nella squadra della sua città, sia il Chievo sia l'Hellas. «Il Chievo è stata la palestra calcistica della mia vita, devo solo ringraziare. Un fenomeno irripetibile, un miracolo. Ma io non rinnego i tempi in cui andavo allo stadio a tifare Hellas, insieme a mio papà e mio nonno». Un Genoa più che mai alla sudamericana. Il prossimo 7 ottobre a Buenos Aires le due stelle rossoblù Palacio e Jorquera saranno avversari in Argentina-Cile. «Egoisticamente parlando, forse era meglio tenerci Rodrigo qualche settimana in più qui a Genova sorride Malesani ma è chiaro che sia contento per questa chiamata. Perché l'Argentina è una grande nazionale». Il mister rossoblù si gode anche la convocazione di Jorquera (oltre che di Seymour) nel Cile: «Merito suo, perché è bravo. Ma pure merito mio, visto che gli ho dato fiducia». Genoa oggi a Verona anche per battere un piccolo tabù: sin qui, nei tre precedenti della scorsa stagione, l'orario di pranzo si è rivelato sempre indigesto, con altrettante sconfitte. Non sarà in tribuna, come quasi sempre succede in trasferta, il patron rossoblù Preziosi, che mercoledì scorso ha marcato visita anche a Marassi.
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