Malpensa apre il nuovo hangar Ma i tecnici arrivano da Roma

Dal primo marzo la manutenzione si farà nell’hub

Gioia Locati

Finalmente diventa operativo l’hangar Alitalia a Malpensa. Dal primo marzo la manutenzione ordinaria degli aerei si farà nell’hub lombardo, (quella straordinaria resterà a Fiumicino) «ma usando tecnici e personale in trasferta da Roma», denuncia il segretario regionale della Fit-Cisl, Dario Balotta: «Siamo alle solite. L’hangar arriva dopo unìattesa di otto anni e cento fra tecnici e ingegneri che prenderanno servizio nello scalo del varesotto saranno in trasferta da Roma». Per Balotta «da tempo si attendeva questa positiva inaugurazione poiché avvicina la compagnia di bandiera al suo principale mercato, ovvero il nord Italia. Il 60 per cento dell’attività di Alitalia è sugli scali milanesi, nonostante ciò, nel capoluogo lavorano soltanto mille dipendenti su 20mila. Il rapporto è chiaramente sbilanciato». Balotta conclude: «Alitalia deve una volta per tutte radicarsi sulla Malpensa e procedere rapidamente a una politica del personale collegata al territorio».
Quando il 25 ottobre 1998 si aprì il nuovo aeroporto, ha ricordato il segretario generale della Fit-Cisl, centinaia di dipendenti Alitalia fra piloti e assistenti di scali, arrivarono in trasferta. «A otto anni di distanza la base milanese degli equipaggi (piloti e assistenti di volo) è prevalentemente formata da personale in trasferta.
Una scelta che ha sempre significato esborsi alti, fra alberghi e spostamenti. E che rende i costi di gestione superiori a quelli dei concorrenti. Ma vuol dire anche servizi inefficienti: pensiamo soltanto all’eventualità di un ritardo per un volo che debba trasportare l’intero equipaggio dalla Capitale a Milano, si traduce in una catena di disagi. Anche ora, con l’hangar, Alitalia fa una scelta “provvisoria” e non decisiva e strategica per puntare su Milano».
Pronta la replica di Alitalia che innanzittutto dimezza le cifre comunicate dal sindacato: «Da Roma non verranno cento fra tecnici e ingegneri ma soltanto cinquanta. Anzi sono già in arrivo per far partire l’hangar a regime il 1° marzo. In tutto si tratta di 200 persone, quindi soltanto un quarto del personale è in trasferta». Cinquanta tecnici che, per la compagnia di bandiera, «sono indispensabili a garantire il supporto di know-how, visto che conoscono bene gli apparecchi». La manutenzione infatti è sempre stata fatta a Roma.

«Grazie all’hangar non si farà solo la manutenzione leggera dei velivoli a lungo raggio ma dei voli su ogni tratta. Un’operazione che ci permetterà notevoli risparmi».
Insieme all’hangar a Malpensa verrà inaugurato il terzo satellite, ossia una terza area per l’imbarco dei passeggeri Alitalia, per snellire le code agli sportelli.

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