Malpensa, arriva il body scanner Maroni: "L'Europa lo adotti"

Nello scalo lombardo il ministro dell’Interno con Letizia Moratti, ha testato la prima, e ancora unica, macchina installata dall’Enac al Terminal 1. Il sindaco di Milano: la dotazione di questo primo impianto è il segno che Malpensa continua a investire sul proprio futuro, "dopo che l’aeroporto ha saputo uscire dalla crisi seguita al de-hubbing di Alitalia"

Malpensa, arriva il body scanner 
Maroni: "L'Europa lo adotti"

Prima Roma, adesso Milano, presto sarà la volta di Venezia. Dopo Fiumicino, da oggi tocca anche all’aeroporto di Malpensa sperimentare l’utilizzo dei body scanner per aumentare il livello dei controlli di sicurezza per i voli a rischio, inizialmente quelli diretti negli Usa. Stamani allo scalo lombardo è stato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che era affiancato fra gli altri dal sindaco di Milano Letizia Moratti, a testare la prima, e ancora unica, macchina installata dall’Enac al Terminal 1.

Maroni, che si è fatto "scannerizzare" davanti a una folla di fotografi, è convinto che i body scanner siano una risposta adeguata alle minacce terroristiche, specie dopo il fallito attentato del giorno di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, e perciò ha chiesto che l’esempio italiano sia presto seguito dagli altri paesi Ue. «Dopo aver verificato che non ci sono rischi per la salute nè per la privacy - ha detto il ministro dell’Interno nel corso di una breve cerimonia - auspico che gli altri paesi europei che ne stanno ancora discutendo installino rapidamente i body scanner, perchè l’Italia è all’avanguardia ma se non si crea una rete di controlli, si lasciano aperti varchi per i terroristi».

Maroni ha quindi annunciato che, se questa sperimentazione porterà a risultati positivi «il piano è di installare i body scanner in tutti gli aeroporti italiani, non solo per i voli diretti negli Stati Uniti ma anche per tutti gli altri». L’obiettivo del test è duplice: verificare sul campo la reale utilità di questo nuovo strumento e valutare se si può risparmiare tempo rispetto alle attuali procedure di sicurezza. Lo ha spiegato bene stamani a Malpensa Vito Riggio, presidente Enac, che ha finanziato questo progetto con 2 milioni di euro e che prevede una durata della sperimentazione fra le quattro e le sei settimane, in tempo per capire che cosa fare nella stagione estiva. Due i modelli di body scanner sotto osservazione: a Malpensa e Fiumicino c’è per adesso quello di "tipo attivo" a onde millimetriche, mentre l’altro sarà di ’tipo passivò, capace di rilevare il calore corporeo.

Per il sindaco di Milano, la dotazione di questo primo impianto è il segno che Malpensa continua a investire sul proprio futuro, «dopo che l’aeroporto - ha aggiunto Letizia Moratti - ha saputo uscire dalla crisi seguita al de-hubbing di Alitalia».

Giuseppe Bonomi, presidente della Sea, ha riferito che la società di gestione di Malpensa e di Linate ha «investito negli ultimi anni 40 milioni di euro per la sicurezza dei due scali», impiegando circa 650 addetti.

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