Sono le compagnie aeree "regine" dei voli low cost, Ryanair e EasyJet, a salvare le sorti di due tra i principali aeroporti nazionali - Malpensa e Orio al Serio - dal disastro a due cifre comune a quasi tutti gli scali europei. Lo rileva una relazione del ministero delle Infrastrutture e Trasporti al Parlamento sull’andamento del processo di liberalizzazione del trasporto aereo. I primi mesi del 2009 hanno visto cadute di oltre il 13% del traffico negli scali nazionali, a fronte di una media europea del 10%.
Una debacle per tutti, ad eccezione di Orio al Serio che, in controtendenza, «ha visto crescere i propri passeggeri anche in questo momento di profonda crisi». L’altra eccezione riguarda, a sorpresa, Malpensa il quale «nonostante i primi tre mesi difficili, molto probabilmente chiuderà il 2009 con un numero di passeggeri non molto differente da quello del 2008» osservano i tecnici nella relazione.
Orio al Serio, terzo scalo lombardo, infatti «ha puntato su Ryanair, il vettore low cost che quest’anno prevede di aumentare i propri passeggeri fino a 65 milioni annui (poco meno 3 volte il valore di Alitalia)», e anche Orio chiuderà il 2009 «con un numero di clienti sostanzialmente identico a quello registrato nel 2008». Nel caso di Malpensa, si rileva nella relazione semestrale alle due Camere, lo scalo «vede un aumento del traffico degli operatori, in particolare grazie agli investimenti di EasyJet e Lufthansa Italia. Se, come probabile, il 2009 dovesse chiudersi con un traffico stabile o in leggera diminuzione, il dato sarebbe molto incoraggiante in un momento in cui quasi tutti gli aeroporti vedono una diminuzione di passeggeri superiore al 10-20%».
Su Linate invece, «non
si assiste allo stesso recupero, soprattutto a causa del problema della carenza degli slot. Ciò a differenza di Malpensa, scalo sul quale non esistono limiti all’entrata di altri vettori per disponibilità di slot».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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