Le ali di Milano

Malpensa celebra lo sbarco sulla Luna con trenta opere di Aldo Rota e la musica di Baldan Bembo

La mostra-evento "Energy of Space" aperta fino al 30 novembre Club Sea Lounges del T1. Michaela Castelli: "Motivo di orgoglio celebrare l’arte in aeroporto"

Malpensa celebra lo sbarco sulla Luna con trenta opere di Aldo Rota e la musica di Baldan Bembo

Quel "volo" dalla Terra alla Luna, l’allunaggio dell’Apollo 11, lo sbarco e la prima impronta, l’inizio dell’epopea spaziale, cinquant’anni fa, il 21 luglio 1969: anche l’aeroporto di Milano Malpensa e Sea celebrano quell’avvenimento che stupì il mondo con un evento speciale: la mostra monografica Aldo Rota, Energy of Space. Celebrating Fifty Years of Man on the Moon, ideata da Erica Tamborini e allestita nelle Club Sea Lounges del Terminal 1 dello scalo intercontinentale, una grande “città del volo” che è anche polo culturale internazionale.

Le trenta opere pittoriche esposte - visibili fino al 30 novembre - sono state realizzate dal maestro Aldo Rota fra il 2015 e il 2019 e nel corso dell’inaugurazione l’artista ha presentato un nuovo dipinto, realizzato per l’occasione: un grande trittico che da una parte condensa le sue ricerche pittoriche coronando la serie Above us dedicata alla Luna, dall’altra è un omaggio a Leonardo e alla sua Ultima cena di Santa Maria delle Grazie, a Milano. Questo perché l’iniziativa lega due celebrazioni: l’allunaggio e i cinquecento anni della scomparsa di Leonardo da Vinci.

Non solo, la mostra si propone come un happening dove le “Lune” dipinte da Rota incontrano la musica, un’opera inedita che fa da colonna sonora, realizzata Dario Baldan Bembo appositamente per Malpensa. Il cantautore de L’amico è, sigla del Superflash di Mike Buongiorno e di musiche indimenticabili interpretate da artisti come Mia Martini, Renato Zero, Mina, ha composto un brano classico che richiamo i suoi brani più mistici ed eterei, da Aria a Soleado, da Gabbiani ad altrii contenuti dell’album Spirito della Terra.
E un video d’autore unisce la immagini di Rota, la musica di Baldan Bembo con le immagini e la voce che hanno annunciato in mondovisione lo sbarco del 1969. Una curiosità: durante il vernissage si è brindato con “Apollo 11”, il liquore-aperitivo originale creato da Piero Pirola il giorno stesso in cui il primo uomo è sbarcato sulla Luna.

“Anche l’aeroporto di Milano Malpensa celebra l’anniversario del primo uomo sulla Luna – ha detto Michaela Castelli, presidente di Sea - e lo fa con l’energia e la forza creativa della pittura di Aldo Rota. La sua mostra Energy of Space, in esposizione nelle Vip Lounge Club Sea consente ai passeggeri ospiti della sale di ammirare le opere pittoriche dedicate alla Luna. È sempre motivo di orgoglio per Sea celebrare l’arte in aeroporto, dove trova spazio e si propone nelle diverse declinazioni per incontrare i gusti di tutti i passeggeri. È questo l’obbiettivo che ci proponiamo, facendo dell’aeroporto, non solo un punto di arrivo e partenza, ma un luogo dinamico che arricchisce ogni giorno l’esperienza del viaggio”. “Un impegno - ha aggiunto - che ci ha permesso di collaborare con importanti e significative esperienze artistiche le quali hanno trovato voce all’interno dell’aeroporto, proprio come questa esposizione che vogliamo considerare un regalo speciale, dedicato a tutti i passeggeri che transitano ogni giorno nelle nostre lounge”.

“Si tratta di pitture intense ed emozionanti – ha spiegato Erica Tamborini – che sono costituite da tele di straordinario impatto visivo in virtù delle loro elaborate cromie in cui l’iconografia lunare si fa pretesto per la realizzazione di una splendida action painting dove astrazione e figurazione si fondono generando inattesi testi pittorici di indubbia valenza estetica”.

“Sono quadri “astratti” e “materici”, “figurativi e non-figurativi” di grande suggestione - ha aggiunto -, realizzati con pigmenti puri, trattano il tema della Luna attraverso un susseguirsi di immagini, di impronte e rilievi che conferiscono all’astro sidereo un carisma particolare ora declinato in un valore simbolico, ora in un sogno, ora piuttosto in un’allusiva restituzione naturalistica, se non in una proiezione scientifica richiamante sottotraccia i precedenti studi leonardeschi sul tema”.

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