Bastano due giorni di pioggia battente, come nellultimo fine settimana, per trasformare Roma in un percorso a ostacoli. Lo sanno bene automobilisti e centauri, che ogni giorno affrontano le insidie del manto stradale e rischiano incidenti e ingorghi. Tanto che il Comune ha deciso di affidare la manutenzione delle arterie principali a ununica società concessionaria.
Via libera, dunque, allesternalizzazione di un servizio che non ha mai brillato per la sua efficienza. Lennesima denuncia è arrivata dal Coordinamento motociclisti, i quali per la Befana hanno donato al sindaco Veltroni una calza piena di carbone. Poco prima, a dicembre, era scattato il cosiddetto «appaltone». Ma, con i primi rovesci, ecco spuntare di nuovo le buche, spesso vere e proprie voragini, capaci di mandare in tilt la viabilità. E, tra sabato e domenica, il bilancio ha raggiunto cifre da record, con quasi 120 incidenti, verificatisi soprattutto in VIII municipio.
«Negli ultimi giorni - conferma Antonio di Maggio, comandante dei vigili urbani dellVIII gruppo - ci sono stati molti incidenti a causa delle buche». Una zona dove il dissesto stradale è la norma, ma con il maltempo si fa disastroso. «Quando piove - continua di Maggio - lacqua penetra nelle fessure già esistenti, causando crepe e smottamenti. Questo, poi, è un tratto sensibile, su cui transitano mezzi pesanti e il manto si usura più facilmente». Qualche rovescio e lasfalto cede, mettendo a rischio la sicurezza dei conducenti. «Si spaccano gli pneumatici - spiega il comandante - e scattano incidenti a catena. Prima che le buche vengano riparate, noi cerchiamo di presidiare la zona e segnalare il pericolo». Un intervento necessario, dato che il ripristino, in genere, non è tempestivo. Ne sanno qualcosa i residenti, abituati a fare lo slalom nelle strade del quartiere. È anche per questo che a Ponte di Nona è nato un comitato per protestare contro i continui disagi. «Con la pioggia - dice il tesoriere, Francesco Gargiuoli - sulla Collatina sono ricomparse le buche. Purtroppo, questa situazione va avanti da anni e, con lapertura a marzo del nuovo centro commerciale, temiamo che andrà peggio».
Ma il loro incubo non sono solo le buche. «Con la chiusura di via Ponte di Nona, diventata ciclabile - continua Gargiuoli -, tutto il traffico si riversa in via Caltagirone, dove la mattina si formano anche 4 km di coda. Abbiamo chiesto di mettere in sicurezza gli svincoli tra via Salone e via dellAcqua Vergine, tra via Cicli e via Collatina, ma non si è mosso niente. Dopo che cè scappato il morto, hanno rifatto lasfalto, ma ora è di nuovo tutto come prima». E, dopo la riunione della scorsa settimana, minacciano di manifestare.
Intanto, il presidente dellVIII municipio, Fabrizio Scorzoni, assicura che «la grande viabilità è affidata alla società appaltatrice che, finora, pare stia funzionando.
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