Loro ci hanno provato, una, due, tre volte a dire che non era il caso di entrare in acqua viste le onde e il mare mosso. Ma non cè stato nulla da fare. I bagnanti si sono tuffati, noncuranti degli appelli dei bagnini e della bandiera rossa che sventolava sopra le loro teste. Moneglia, ieri mattina.
Un intervento così, in spiaggia, davvero non si era mai visto: i carabinieri che arrivano sul bagnasciuga per far uscire la gente dal mare. Tantè che è successo. E a detta gli operatori turistici e di chi da queste parti ci vive da una vita, una cosa del genere non era mai accaduta. La prima volta: militari in spiaggia, a Moneglia per richiamare allordine i bagnanti indisciplinati.
Tutto perché un centinaio di persone, sprezzanti del pericolo e dei consigli dei bagnini, si sono lanciate tra le onde.
Risultato: nel giro di poco tempo, il mare si è fatto sempre più grosso e la situazione rischiava di diventare troppo pericolosa. A quel punto, i bagnini hanno chiesto lintervento di Guardia costiera e militari che sono arrivati sulla spiaggia. Nel corso delloperazione ci sono state anche manifestazioni di panico e due persone, una signora anziana e un bagnino sono rimasti feriti e portati allospedale di Lavagna.
Anzi, per aiutarli ad uscire dalle onde, è dovuta intervenire una task force di tre «baywatch». La turista ricoverata con feriti lievi, è una piemontese di 75 anni con escoriazioni sul corpo che si è procurata andando a finire sugli scogli per colpa della forza del mare. Ma quello di Moneglia non è stato lunico caso in cui la mareggiata ha fatto danni. A Lavagna un venezuelano di 22 anni è annegato davanti alla spiaggia risucchiato dalle onde. Salvataggi anche a Riva Trigoso dove i bagnini sono riusciti a riportare a riva due turisti milanesi. E tra Deiva e Framura un bimbo è stato tratto in salvo prima di essere trascinato via dalla corrente.
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