Al vertice della classifica, per la terza settimana di fila c'è ancora lui: Marco Malvaldi. La battaglia navale (Sellerio), ennesimo capitolo delle vicende dei vecchietti del BarLume, si attesta sulle 8500 copie. Non una cifra enorme ma abbastanza per tenere ancora a bada una Simonetta Agnello Hornby in ascesa con il suo romantico Caffè amaro (Feltrinelli). Questa epopea al femminile, con un pizzico di eros, si attesta sulle 7800 e rotte copie. Ad una manciata di volumi di distanza dalla Agnello Hornby si piazza al terzo posto Roberto Cerè con Storie impossibili (Mind edizioni). Nel libro cinquanta vite estreme (tra cui quelle di Stephen Hawking, Arianna Huffington, Coco Chanel, Alessandro Zanardi) per spronare le persone ad affrontare le sfide della vita. Una traccia quasi plutarchesca che però Roberto Cerè, autore bestseller e coach (quelli molto all'americana che ti «cambiano la vita»), declina in maniera molto messianica. Il risultato in libreria è invidiabilmente buono e dimostra che un gran numero di persone ha bisogno di una rivoluzione interiore. Detto questo però bisogna dire che la scelta dei biografati è molto buona.
In attesa che irrompano in classifica (ammesso che lo facciano) le novità presentate al Salone del libro di Torino, per segnalare qualche «primizia» dobbiamo invece uscire dalla Top ten. Al quinto posto della Saggistica esordisce il leader della Lega, Matteo Salvini, accompagnato nella scrittura dai due giornalisti Matteo Pandini e Rodolfo Sala: Secondo Matteo. Follia e coraggio per cambiare il Paese (Rizzoli). In 240 pagine racconta (con digressioni calcistiche) la sua vita e il suo progetto politico.
Invece nella Narrativa straniera esordisce al quinto posto Il bacio d'acciaio (Rizzoli) di Jeffery Deaver. Il dodicesimo capitolo della saga di Lincoln Rhyme raggiunge da subito le 2300 copie. Una volta non sarebbe stato gran che, ma ora anche Deaver si deve accontentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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