Torino - Era disperata, Giusy. E cercava aiuto. Per questo, lunedì pomeriggio, ha provato a telefonare al proprio psichiatra. Dall’altra parte del filo, però, ha trovato la voce registrata di una segreteria telefonica. È stato forse in quel momento che la donna ha perso le ultime speranze di sconfiggere le sue crisi, di scacciare per sempre quelle voci malefiche che da ormai troppo tempo la tormentavano. Poi, qualche ora più tardi, la tragedia. La morte della piccola Melania Villani, di 5anni, e l’arresto per omicidio dellamadre Giusy Griffo, di 30, hanno inevitabilmente indirizzato l’attenzione sui problemidi salute della donna, vittima di una grave forma di depressione da almeno cinque anni. Da quando, cioè, aveva dato alla luce la sua bambina. «Classica depressione post-parto», sentenziarono i primi medici che la ebbero in cura. Una forma di depressione seguita poi da una lunga fase di bulimia. Giusy si era così rivolta all’Asl di Nichelino, chiesto aiuto agli specialisti di quella struttura. Era rimasta in cura da loro per parecchi mesi, le sue condizioni di salute sembravanomigliorareconil passare del tempo. Poi, sette mesi fa, una ricaduta. Altre crisi, altre pasticche da mandare giù con un sorso d’acqua. Il neurologoAlessandro Riccio le aveva consigliato un ricovero di un mese in una casa psichiatrica dopo averle diagnosticato una forma di «depressione per obesità e problemi lavorativi». Ma in quella clinica privata, Giusy, non ci è mai arrivata. La donna, intanto, ha trascorso la sua prima notte in cella. Ècontrollata a vista dagli agenti di polizia penitenziaria, il timore è che possa tentare il suicidio. Racconta che si è trattato di un incidente, nega di aver voluto fare del male alla figlia. «L’ho toccata perché la smettesse di saltellare su quella sedia, lei è volata giù. È stato un incidente, una disgrazia. Non volevo farle del male». Anche il marito, Angelo Villani, sposa questa tesi: «Melania è caduta daq uel balcone mentre aspettava il mio ritorno a casa, Giusy ha confessato per stanchezza e perché è malata». E che Giusy, ultimamente, fosse molto preoccupata, lo dicono anche i suoi vicini di casa.
Raccontano che la sua preoccupazione più grande era legata al denaro. «Quando è venuta da noi – spiega adesso un vicino – ci ha raccontato che Melania era caduta dal balcone e ciha chiesto di telefonare perché non aveva i soldi per la ricarica del cellulare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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