Alla moda dell'album-tributo condito di duetti eccellenti non ha saputo esimersi di recente nemmeno Ornella Vanoni, una delle primedonne superstiti della canzone italiana. Operazione di sicuro appeal commerciale, il suo ultimo album «Più di me», pubblicato sul finire del 2008, ha funzionato per altro più in alcune, sorprendenti riletture del suo repertorio in coppia con Carmen Consoli («L'appuntamento»), Fiorella Mannoia («Senza paura») e Jovanotti («Più») che non nei due inediti, dove ha condiviso il microfono con Ramazzotti (nel singolo «Solo un volo», scritto apposta da Eros) e, per la prima volta, con Mina (nell'ironica «Amiche mai»).
In attesa del tour che accompagna la sua ultima fatica, al via ai primi di marzo (e che farà tappa al Teatro Smeraldo il prossimo 30 marzo), la cantante milanese inaugurerà stasera la terza edizione dei «Giovedì della Fondazione Pomodoro» (ore 21, ingresso 8/5 euro). Che cosa aspettarsi da questa serata nello spazio di via Solari 35? Alcune riletture dal vivo e in chiave acustica del suo straordinariamente ricco canzoniere (da «Senza Fine» a «Domani è un altro giorno», da «Eternità» a «L'appuntamento»), accompagnata al piano da Paolo Jannacci, il figlio del grande Enzo, alternate ad una conversazione confidenziale con il pubblico «guidata» dal giornalista Arnaldo Mosca Mondadori. Occasione rara per conoscere meglio e da vicino una delle voci che hanno fatto la storia della nostra musica leggera, magari anche attraverso racconti inediti. Tanta, naturalmente, la carne al fuoco: dagli esordi come attrice al Piccolo Teatro sul finire degli anni Cinquanta all'incontro fondamentale con Giorgio Strehler; dai suoi grandi amori (incluso quello travagliato col collega Gino Paoli) alla famiglia (è «innamorata persa» di Cristiano, suo figlio, e dei suoi due nipoti!); dalle frequentazioni brasiliane (incise con Toquinho e Vinicius de Moraes l'eccellente album «La voglia, la pazzia, l'innocenza, l'allegria») al rapporto con i suoi produttori musicali (In passato Sergio Bardotti e, più di recente, Mario Lavezzi).
La prevendita dell'appuntamento si effettua direttamente presso il museo a cominciare da oggi (dalle 11 alle 17; info tel. 02/89075394). Si garantiscono posti a sedere per un massimo di 200 persone e i posti non sono numerati. Nel biglietto ingresso è infine compresa la visita della mostra «Arnaldo Pomodoro. Grandi opere 1972-2008».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.