Nussuna deroga («ma neanche sconti») ai negozianti. I genitori antismog anzi fanno appello al mondo del commercio perchè «si schierino dalla parte dei cittadini per una Milano più vivibile per tutti. Anche per loro, che non sono meno soggetti di altri ai rischi che linquinamento produce sulla salute». La portavoce del comitato, Anna Gerometta, sostiene che nelle trattative sul futuro di Ecopass il Comune dovrà proporre un nuovo piano per il carico-scarico merci ecologico, come quello su cui si discute da tempo, «ossia la creazione di piattaforme logistiche fuori dalla ztl e la possibilità di proseguire con le merci a bordo di furgoni elettrici» ma senza cedimenti. E «sono convinta - sostiene la mamma antismog - che la base dei commercianti non è affatto contraria a misure che possono alleggerire la circolazione sulle strade e il pm10 nellaria». Concedere sconti o esenzioni «si rischia che i furgoni scorrazzino in centro solo per attraversare la città da un punto allaltro, viene usato come via di scorrimento veloce».
Per il comitato Palazzo Marino deve perseguire lo scenario più drastico, una tariffa unica a carico di tutte le auto per entrare in centro senza distinzioni per stagioni o orari. «La mentalità dei cittadini va cambiata con regole dure ma chiare - afferma la Gerometta -, ed è assolutamente indispensabile che lamministrazione informi su ciò che viene fatto con i proventi di Ecopass e che i cittadini vedano un miglioramento del trasporto pubblico, altrimenti non ha senso».
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