Andrea Tornielli
da Roma
Un appello per la «la salvaguardia del creato» che oggi è esposto «a seri rischi» e un invito alle madri perché sullesempio di santa Monica non si scoraggino di fronte ai figli ribelli. Sono i due temi affrontati ieri da Benedetto XVI nellAngelus recitato a Castelgandolfo. Raztinger ha preso spunto dalle memorie liturgiche della giornata di ieri e di oggi per parlare di Monica e del suo figlio santAgostino. «Le loro testimonianze ha detto possono essere di grande conforto e aiuto per tante famiglie anche del nostro tempo». Monica, nata a Tagaste nellattuale Tunisia da una famiglia cristiana, aveva vissuto «in modo esemplare la sua missione di sposa e di madre. Dopo la morte del marito Patrizio, avvenuta precocemente, si era dedicata «con coraggio alla cura dei tre figli, tra i quali Agostino che inizialmente la fece soffrire con il suo temperamento piuttosto ribelle». «Come dirà poi lo stesso Agostino ha aggiunto Benedetto XVI sua madre lo generò due volte; la seconda richiese un lungo travaglio spirituale, fatto di preghiera e di lacrime, ma coronato alla fine dalla gioia di vederlo non solo abbracciare la fede e ricevere il battesimo, ma anche dedicarsi interamente al servizio di Cristo». «Quante difficoltà anche oggi nei rapporti familiari ha detto ancora il Papa e quante mamme sono angustiate perché i figli savviano su strade sbagliate! Monica, donna saggia e solida nella fede, le invita a non scoraggiarsi, ma a perseverare nella missione di spose e di madri, mantenendo ferma la fiducia in Dio e aggrappandosi con perseveranza alla preghiera».
Benedetto XVI ha quindi tratteggiato la figura di Agostino: «Tutta la sua esistenza fu unappassionata ricerca della verità. Alla fine, non senza un lungo tormento interiore, scoprì in Cristo il senso ultimo e pieno della propria vita e dellintera storia umana». Ratzinger ha fatto quindi riferimento alle avventure amorose del futuro santo: «Nelladolescenza, attratto dalla bellezza terrena, si gettò su di essa come egli stesso confida in maniera egoistica e possessiva con comportamenti che crearono non poco dolore alla sua pia madre». «Ma attraverso un percorso faticoso ha aggiunto grazie anche alle preghiere di lei, Agostino si aprì sempre più alla pienezza della verità e dellamore, fino alla conversione, avvenuta a Milano sotto la guida del vescovo santAmbrogio. Egli rimarrà così modello del cammino verso Dio, suprema verità e sommo bene». Benedetto XVI, che ha citato le espressioni poetiche con cui Agostino racconta di aver finalmente trovato la vera bellezza, ha concluso la meditazione chiedendo lintercessione del santo perché ottenga «il dono di un sincero e profondo incontro con Cristo a tutti quei giovani che, assetati di felicità, la cercano percorrendo sentieri sbagliati e si perdono in vicoli ciechi».
Dopo la recita dellAngelus, il Papa ha iniziato i saluti ricordando che il prossimo 1° settembre «la Chiesa in Italia celebrerà la prima Giornata per la salvaguardia del creato». Il Papa lha definito «grande dono di Dio esposto a seri rischi da scelte e stili di vita che possono degradarlo». «Il degrado ambientale ha aggiunto Benedetto XVI rende insostenibile particolarmente lesistenza dei poveri della terra. In dialogo con i cristiani delle diverse confessioni ha concluso occorre impegnarsi ad avere cura del creato, senza dilapidarne le risorse e condividendole in maniera solidale». In questo contesto il Pontefice ha salutato una rappresentanza del pellegrinaggio promosso dalle Acli sullantica Via Francigena dal Monginevro a Roma per sensibilizzare al rispetto dellambiente.
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