Impugna la bacchetta quasi fosse un fioretto. Un lembo della camicia svolazza scoprendo parte delladdome. Lo sguardo intenso si concentra là dove punta la bacchetta. Veste jeans. È la versione rock anche nel senso «Celentano» - di Antonello Manacorda, prima violino e più di recente direttore: dallanno scorso dellOrchestra dei Pomeriggi Musicali. È questa limmagine-logo che troverete sui programmi e sul cartellone della 63° Stagione Sinfonica dellOrchestra dei Pomeriggi Musicali presentata al teatro Dal Verme, che è poi la casa dei Pomeriggi. Presentazione per la stampa ma soprattutto per gli abbonati (nella stagione in corso erano 2100): taluni compiacenti altri assai critici. Di sicuro agguerriti, con domande a raffica per tutti, per il direttore musicale, Manacorda, e per Gianni Tangucci, al suo terzo mandato come consulente artistico.
La stagione, al via il 25 ottobre, offre ventiquattro concerti in tutto, al consueto giovedì sera più la replica del sabato alle 17, il 40% degli appuntamenti è dedicato al ciclo Beethoven, quindi Concerti pianistici alcune Sinfonie, spesso in abbinata a pagine di papà Haydn. Qui e là si saggia il Novecento, quello vecchio di un secolo di Schoenberg, ma pure attuale, vedi Latidos di Cattaneo, così come ci si spinge nellassoluta contemporaneità con Novità di Landini, in prima assoluta.
Fra gli ospiti, nomi consolidati (dai solisti Andrea Lucchesini a Fabrizio Meloni), ma pure una serie di giovani talenti sotto i trentanni come Mariangela Vaccatello, Gautier Capucon, Pietari Inkinen. In settembre, i Pomeriggi porteranno a Milano, pr una msterclass, il fior fiore della didattica nella direzione dorchestra, il finlandese Jorma Panula, creatore di una fucina di bacchette di rango. Altra novità il lancio di una stagione con lorchestra formata dagli allievi dellAccademia di Formazione orchestrale nata in seno ai Pomeriggi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.