Roma

Manca il quorum: slitta l’elezione del presidente

Con 18 consiglieri presenti su 31 si è potuta aprire la seduta del Consiglio Generale della Camera di Commercio di Roma ma mancando il quorum previsto di 22 consiglieri non si è potuto procedere all’elezione del nuovo presidente, uno dei punti all’ordine del giorno. Lo statuto della Camera di Commercio prevede, infatti, che per procedere all’elezione del presidente, in prima e seconda seduta, sia presente la maggioranza qualificata dei due terzi. In terza seduta è invece sufficiente la maggioranza semplice, pari a 17 consiglieri. «Il Consiglio Generale - ha assicurato il vicepresidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti - sarà riconvocato il prima possibile, è questione di giorni».
Al centro degli interventi dei consiglieri presenti la nota pubblicata mercoledì scorso dalla Consulta delle Imprese. «La Consulta ci ha invitato a non partecipare a questa seduta - ha detto Franco Bufalieri, il primo ad intervenire - lo ritengo molto offensivo perché io non ho bisogno dei consigli di nessuno. Mi dispiace per chi ha aderito perché essere qui oggi è un atto di responsabilità. L’economia romana, soprattutto in questa fase, non può rimanere senza presidente della Camera di Commercio». Gli ha fatto eco Renato Astrologo: «Condivido quello che ha detto Bufalieri, quando ho letto il comunicato della Consulta sono rimasto perplesso perché non esiste un organo che possa parlare a nome del Consiglio. In questo modo il Consiglio viene snaturato della sua capacità di deliberare». Enrico D’Agostino si è invece detto «stupito» di non aver letto come premessa della nota pubblicata dalla Consulta «la necessità di rifarsi agli interessi generali».
«Dicono di avere la maggioranza - ha continuato D’Agostino - ma non capisco perché allora vogliono utilizzarla solo dopo il rinnovo degli organi camerali. «Da oggi qualsiasi giorno è buono perché il presidente della Regione nomini un commissario», ha chiuso Andrea Mondello, presidente uscente della Camera di Commercio di Roma.

«Preso atto che oggi un numero consistente di consiglieri, non presentandosi, ha fatto mancare il numero per procedere alla votazione del presidente - ha aggiunto Mondello - e che a tutti gli effetti manca un organo della Camera di Commercio, il presidente, da oggi ci sono tutte le condizioni per il commissariamento».

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