Manca il ring: match a rischio

Se Roma ha avuto un rilancio per la boxe, lo si deve a Davide Buccioni e al suo entusiasmo. Ora ci sarebbe un’altra opportunità: il titolo della Comunità Europea dei superleggeri, con il romano di Torre Angela, Giorgio Marinelli ad affrontare il quotato pugile britannico Jason Cook. Buccioni punta sull’unica data possibile, il 17 marzo, per la ripresa televisiva, condizione necessaria per avere uno sponsor. Ma, a Roma, l’unico impianto adatto alla boxe è il Palazzetto dello Sport che purtroppo per il pugilato è sempre «chiuso» dal basket e dal volley. Costi (enormi) a parte, non può essere impegnato per quella data, visto che il 18 c’è il concerto dei Pooh. Ora Buccioni spera in un intervento risolutivo di Veltroni verso Claudio Toti. «Non chiedo la luna - dice - chiedo tre giorni l’anno: il 26 dicembre, e due giorni uno a marzo e a ottobre». Ma l’ostacolo è il tecnico della Lottomatica basket Pesic che non transige e usare il Palazzetto fino all’ultimo allenamento. Più volte il sindaco Veltroni ha detto che il pugilato gli sta a cuore, ma ora bisogna dimostrarlo.


Altri impianti ci sarebbero, forse: il PalaMarino, il «sombrero» di Ostia, il Palazzetto di Monterotondo, ma gli sponsor vogliono Roma, quella Capitale che dice di volersi candidare alle Olimpiadi del 2016. Mancano le strutture. Il problema non è nuovo, ma è terribilmente drammatico per lo sport di base.

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