Lufficialità della conferma è arrivata ieri da Moratti. Secondo antico copione: licenzia chi vince (Simoni), conferma chi scivola (Mancini). LInter ha chiuso con il record di vittorie? Si è fermata a 17 che non è proprio un numero portafortuna? Macchè, il patron ha ribaltato tutto e giocato con il contropiede dellInter che fu. «Il 17 ci ha portato fortuna, 17 vittorie vogliono dire 51 punti consecutivi che rappresentano qualcosa di spettacoloso». Mancini è andato più in là, scommettendo che fra 50 anni se ne parlerà ancora. E il presidente ha colto la palla al balzo per privilegiare una notizia ed esprimere una speranza. «Ho detto a Mancini che lanno prossimo batterà questo record». Ovviamente sottintendeva con lInter.
Inutile però chiedergli annunci ufficiali. Anche ieri Moratti ha preferito mantenere profilo sfuggente. «No, nessuna accelerazione per il contratto del tecnico. Solo maggior fiducia e confidenza in quello che può essere il futuro. Tutti parlano di questo annuncio, ma la situazione è come prima. Cè fiducia reciproca. Lo faremo lanno prossimo...». Per fortuna gli è scappato un sorriso, altrimenti dietro a questultimo ammiccamento si sarebbe scatenato il finimondo.
Invece lInter sta cercando il sorriso dei giorni sereni, come a dire: non è successo niente, il mondo in nerazzurro resta una favola. Come prima. Forse più di prima. Dipenderà dalla partita di Valencia, che non sannuncia con la faccia della festa. Le notizie dinfermeria dicono che Adriano potrebbe essere recuperato per la trasferta spagnola, ma intanto cè da metter insieme una formazione per Livorno. Maicon (contusione alla tibia destra) e Burdisso (botta alla coscia) staranno a riposo. Solari ha ricevuto soltanto uno sberlone in faccia. Lattacco potrà contare con certezza solo su Cruz ed, eventualmente, su Ibrahimovic costretto agli straordinari.
Il centrocampo dovrà ricorrere alla benedizione dello stellone perché Dacourt e Stankovic non prendano botte. «In altri periodi stavamo meglio, ma ci siamo già trovati in queste condizioni e ne siamo usciti bene», ha concluso il tecnico. Il presidente gli ha fatto da spalla: «Per Valencia ho fiducia nella squadra, credo che un centrocampo con giocatori di ruolo possa fare una partita più propositiva. In tutti i casi ammiro anche quelli che hanno giocato contro lUdinese». Riferimento non casuale a Burdisso schierato nel centrocampo. «Quando dovrà fare il centravanti vedremo quanto vale. Anche se in quel ruolo ha già dimostrato di essere bravo e saper segnare, soprattutto di testa».
Come vedete il buonumore di Moratti è andato al di sopra delle parti e dei risultati. Strategia per evitare quel diffondersi di musi lunghi affiorati mercoledì nello spogliatoio di San Siro. LInter sta affrontando il momento più difficile della sua stagione.
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