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Mancini: «Finale sofferto ma contava solo vincere»

«Julio è un bravo ragazzo che non tradisce mai ed è sempre pronto». Il goleador: «Sento fiducia intorno a me, con Ibra mi trovo benissimo»

Mosca. «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare - dice Cruz -, sento fiducia attorno a me e voglio ripagarla con i gol, anche se sono più importanti le vittorie e con Ibrahimovic l’intesa è perfetta». Un gol superveloce, un raddoppio clamoroso mancato a inizio ripresa, un po’ di sofferenza alla fine, ma la vittoria di Mosca lascia giustamente soddisfatto Roberto Mancini: «Visto il nostro avvio in questo girone di Champions, la vittoria era importante». Il tecnico dopo il 2-1 di San Siro e il successo di ieri ancora ai danni dello Spartak nella quarta giornata del Gruppo B, sente aria nuova e spiega: «I tre punti di Mosca erano importanti, credo sia stata una buona gara, ma contava di più riuscire a vincere, dopo le due sconfitte iniziali. Negli ultimi 10 minuti abbiamo sofferto un po’, ma credo che si sia fatta sentire, e molto, la stanchezza del derby giocato sabato». Domanda scontata sui migliori: «Gli elogi vanno fatti tanto ai singoli quanto alla squadra - risponde Mancini -. A volte si può giocare bene, altre meno, ma ci sono anche gli avversari: non sempre si può essere perfettì». Il match winner della partita è stato Cruz, come nel match di andata in cui realizzò una doppietta: «È un bravo ragazzo, serio - replica subito Mancini -, e un grande giocatore proprio per questa sua serietà. Ultimamente gioca spesso, anzi, da quando è rientrato dall’infortunio gioca praticamente sempre. Su di lui posso sempre fare affidamento. Ma tutti gli attaccanti stanno facendo un buon lavoro e mi soddisfano in questo periodo. Ibrahimovic a Mosca non ha segnato, ma ha avuto due o tre occasioni per chiudere la partita e avrebbe meritato di fare gol».
Qualcuno replica che forse gli attaccanti non segnano perché fanno un grande lavoro in copertura. Mancini gira la eventuale critica in soddisfazione: «Anche perché gli elementi del reparto offensivo hanno imparato anche a tornare in copertura, all’occorrenza. Quando Recoba tornerà dall’infortunio farà altrettanto».

E quando rientrerà Adriano, che cosa accadrà? Qui Mancini gioca un po’ e cerca di eludere ma poi risponde: «Spero che faccia gol anche lui. Quando rientra? Non ho capito bene la domanda...», chiude Mancini, più che soddisfatto dalla vittoria che rilancia la squadra e meno preoccupato di quanto accade a Rio, al punto da scherzarci sopra.

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