Mancini: «Ma io l’avevo detto che avremmo vinto col Siena»

da Milano

«Domenica vinceremo lo scudetto». Meno male, il popolo nerazzurro finalmente tira un sospirone. Roberto Mancini ci ha messo un po' a dichiararlo, prima ha fatto il giro delle televisioni e ha recitato a memoria qualunque fosse la domanda. Poi alla fine ha deciso il colpo di coda: «Col Siena vinceremo lo scudetto. Non c'è dubbio», ha aggiunto.
Sembra una cosa da poco, invece contiene una serie straordinaria di messaggi. Intanto non si dimette e non lascia la squadra. Non si dimette perché ha detto «vinceremo», chiamandosi dentro. E non lascia, come temevano i suoi adoratori, perché non ha vinto lo scudetto, presupposto primario all'abbandono: fatto il lavoro lascia, vedrai.
Niente di tutto questo, Mancio resta e chi non ama le sue scelte dovrà sorbirselo almeno per un'altra settimana. D'altronde si fa presto a dire: vinco lo scudetto. L'Inter poi riesce a dimostrare sempre che è ancora più complicato di quanto si dica in giro.
Per fortuna Mancini ha la risposta pronta: «Vi sbagliate, io ho sempre pensato che fosse la partita con il Siena quella decisiva per lo scudetto. Il derby alla fine lo avremmo anche potuto pareggiare, e non ci sarebbe stato niente di scandaloso, ma la Roma ha vinto, quindi avremmo comunque dovuto vincere almeno una delle prossime partite con Siena e Parma. Quindi...».
Un ragionamento che non fa una grinza. Anche perché oltre al pareggio l'Inter proprio non poteva pretendere: «Abbiamo concesso troppo nel primo tempo - confessa Mancini -. Ma tutto questo non deve intaccare il nostro bellissimo campionato. Deluso? Stanco? La grande festa? Ma della grande festa avete parlato voi, noi la faremo quando avremo vinto lo scudetto».
Dal resto delle sue dichiarazioni non esce molto, si capisce che avrebbe preso per il collo quel ciondolone di Patrick Vieira organizzatore della seconda rete rossonera e poi una spiegazione piuttosto in controtendenza sulle assenze di Stankovic e Balotelli: «Erano diffidati, non volevo rischiare di perderli per questo finale di campionato». In controtendenza perché Mancini aveva sempre dichiarato che la prima partita era la più importante e che intanto era indispensabile fare i punti per vincere lo scudetto, poi si poteva anche pensare ad altre cose: «Ma noi non eravamo qui per fare 0-0 - ha spiegato -, avevamo in campo due e poi tre punte. Se invece mi dite che non siamo stati aggressivi mi trovate d'accordo».
Il gruppo è rimasto molto abbottonato e anche molto deluso, Oriali promette una ripresa immediata: «Forse abbiamo puntato troppo allo 0-0». Zanetti: «Abbiamo regalato un tempo al Milan, non è possibile». Qualcuno parla dell'impegno settimanale di coppa Italia con la Lazio e Vieira ammette la sua colpa: «Ho perso il contrasto con Ambrosini e loro sono andati in porta». Anche il presidente è in linea: «Roma a tre punti? - ha detto Moratti -.

È già successo, ma è uno stress in più sia per noi che per loro. Forse abbiamo pensato troppo al Siena». A proposito, domenica col Siena l'Inter vince lo scudetto, giusto Mancio? «E se non è col Siena sarà col Parma...». Ahi.

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