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Mancini: «Con la Juve sarà più divertente»

Il tecnico: «Contro di loro non ho niente». El Chino: «Ho sempre detto che voglio restare qui»

Si canta, si balla, si fa festa. Materazzi con il microfono in mano fa il capopopolo, con tanto di cappello da Jocker, e l’ambizione del disc-jockey. Zanetti corre con i bimbi e tra poco canterà: «Mi hanno chiamato per incidere in spagnolo un grande successo degli anni Settanta. Parole Parole: canterò con Mina».
Il Meazza è un isola felice, una bolgia nella quale sono finiti solo i gaudenti. Roberto Mancini è soddisfatto, ma la sua gioia è controllata: lui già pensa a quello che dovrà fare: «Non era facile vincere contro l’Empoli – dice -. Dopo tanti festeggiamenti non è facile riprendere il bandolo della matassa: i ragazzi sono stati bravi». Bravo anche lui, che non si sente però il migliore: «Come calciatore sono stato tra i più bravi, come allenatore devo fare ancora qualche gradino. A proposito, complimenti al Trap: lui sì che è il più grande». Meglio vincere lo scudetto da giocatore o da allenatore? «Da giocatore ci si diverte di più: si hanno meno problemi e meno pensieri. Da allenatore è bello, ma non è la stessa cosa, anche se non vi nascondo che quest’anno mi sono divertito».
Prima dell’Empoli aveva anche detto. «Do appuntamento alla Juventus: il prossimo anno con le la serie A sarà più divertente. Io cattivo con loro? Mai. Ero juventino, fino ai 13 anni. Poi...». Poi come i suoi figli, dalla Lazio all’Inter: «È normale, giocano qui e poi si cresce e si cambia. Si migliora».
E migliora anche Julio Cesar... «Io non so se è a livello di Buffon, ma Julio in questi due anni è migliorato molto, tanto. Ha fatto una grande campionato e può solo migliorare».
Milano grida la propria gioia e implora Figo di restare. Lui ringrazia: «È bello lasciare così, ma è giusto lasciare». Moratti si accoda e dice anche lui: «Per favore Figo non lasciare...». «Grazie presidente, ma forse è giusto così».
Vieri non molla, neanche lo scudetto di un anno fa. «È sempre bello vincere: ho vinto con la Juve, ho rivinto con l’Inter».
Tutti pazzi per Materazzi, ma anche per Recoba, che segna e sogna di restare.

«Cosa farò? Senza dubbio voglio stare bene e se sto bene posso giocare, anche qui».

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