nostro inviato ad Appiano Gentile
LInter cerca len plein di questa settimana di grazia: Ibra che non smette di segnare, la Roma che smette di filare, il Milan che non la smette di sbarellare. «Speravo che la squadra rimanesse agganciata alle prime fino alla sosta, per recuperare tutti i giocatori. Se le cose restano come sono, abbiamo fatto perfin meglio. È un vantaggio». Arriva il Napoli e il tecnico nerazzurro incrocia le dita. Un briciolo di scaramanzia: è la partita che teme di più. AllInter serve assolutamente vincere. E contro Napoli, e i napoletani, la scaramanzia è una buona arma. A Roma, il tecnico non ha parlato nel dopo partita. Come lanno scorso. Debolezza difficile da ammettere, se non con una battuta: «Non ho parlato perché a Roma tira sempre un ponentino ed allora la voce sparisce....».
La voce è ricomparsa per tirar le fila della situazione: fuori Dacourt e Vieira («Spero di riaverli per la ripresa del campionato»), qualche dubbio per Stankovic, da due giorni non sallena («Ma conto giochi, siamo in pochi a centrocampo») ed anche per Adriano, che aveva dato buoni segnali. «Si è allenato solo 15 minuti, causa mal di schiena». Di solito il mal di schiena del brasiliano saccoppia a cattive notizie comportamentali. Con Ibra potrebbe giocare Cruz. Mancini mette in guardia dal Napoli. «In contropiede è temibile, ha giocatori bravi e veloci». Ci vorrà un po di strategia. Quella di Roma è stata da applausi. Linteressato ringrazia, e ci mette un po di veleno. «Conta più vincere.
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