Con molta fantasia poteva anche essere considerata unazienda a conduzione famigliare. Ma si sa che, parafrasando Fabrizio De André, la fantasia non è una dote di cui sian colmi gli sbirri. Così quando due agenti hanno visto il piccolo romeno allungare al padre i soldi appena guadagnati con laccattonaggio, hanno bloccato, identificato e denunciato luomo. Non è tuttavia la prima volta che attenti tutori dellordine bloccano: già a dicembre i vigili urbani denunciarono una coppia di zingari per lo sfruttamento di due bimbetti.
Lultima denuncia, ma speriamo solo in ordine temporale, è piovuta laltro pomeriggio sulla testa di Radon R., 26 «stravaccato» sui gradini della chiesa dedicata a San Carlo, in fondo a corso Vittorio Emanuele II, a due passi da San Babila. Luomo aveva il solito cartello sulle ginocchia in cui, per impietosire i passanti, piangeva in un italiano stentato, sulla sorte dei suoi tre figlioletti affamati e sulla sua infelice posizione di disoccupato e quindi non in grado di provvedere alla prole. Prole, a quanto sembra, già arruolata per sostenere il padre nella conduzione dellazienda di famiglia.
Il piccolo, dellapparente età di cinque anni, ciondolava infatti lungo corso Vittorio Emanuele II chiedendo lelemosina. Fino a quando è stato notato da un paio di agenti delle volanti. I poliziotti lhanno tenuto docchio e sono intervenuti appena lhanno visto dirigersi verso il colonnato della chiesa e allungare i soldi al giovane uomo. Scoprendo che si trattava di una vecchia conoscenza: un romeno di 26 anni, senza fissa dimora, già sorpreso più volte a mendicare in centro. Gli agenti hanno identificato il giovane romeno e quindi anche il bambino, accertando come fosse appunto uno dei famosi tre figli affamati. Nessuna indicazione certa invece sulla presenza o meno di una madre.
Alla fine è scattata la denuncia per «impiego di minori nellaccattonaggio» reato previsto dallarticolo 671 del codice penale e punito con larresto da tre mesi a un anno. Ma soprattutto se, commesso da un genitore, anche con la sospensione della patria potestà.
Non è tuttavia la prima volta che in pieno centro vengono sorpresi e denunciati adulti scoperti a sfruttare minorenni.
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