Politica

In manette Follieri, il finanziere playboy

da Washington

Raffaello Follieri, il ventinovenne faccendiere italiano noto per essere stato fidanzato con l’attrice Anne Hathaway, è stato arrestato a New York per frode e riciclaggio. Avrebbe millantato con investitori americani di essere l’amministratore delegato delle finanze vaticane. Rischia fino a 225 anni di galera.
Follieri non è nuovo a controversie legali. Lo scorso anno il suo ex socio in affari, il miliardario Ron Burkle, l’aveva citato in tribunale perché aveva prelevato oltre un milione di dollari dalla cassa della società. E in aprile è finito nei guai per un assegno scoperto da 215mila dollari.
Dopo l’arresto di Follieri, la bella attrice, protagonista di Il diavolo veste Prada, ha fatto sapere di non avere più rapporti col suo ex e di essersi dimessa dal consiglio di amministrazione della Follieri Foundation, organizzazione che si occupa di beneficenza, ma che è finita sotto inchiesta, in apparenza per mancata denuncia dei redditi. Follieri, originario di San Giovanni Rotondo, è immigrato giovanissimo in America. In testa aveva due idee: Aristotele Onassis come modello e ottenere l’appoggio del Vaticano per intervenire nell’acquisto di immobili della Chiesa negli Usa. A New York è entrato presto a far parte di quella ristretta cerchia di persone che vantano una casa sulla Fifth avenue. Poi ha cominciato a sfoggiare un’attrice di grido come fidanzata e a trascorrere le ferie a Santo Domingo con lei e l’ex presidente Clinton. Col miliardario Ron Burke ha lanciato un piano per l’acquisto di proprietà immobiliari di istituti religiosi per rivenderle con lauti profitti. Follieri ha avuto sostenitori come Andrea Sodano, nipote del cardinale e Douglas Band, l’avvocato che tiene le chiavi dell’agenda di Bill Clinton. Alla Clinton Global Initiative si è impegnato a vaccinare 10mila bimbi dell’Honduras contro l’epatite A.

«La sua - ha detto Bill Clinton - è una promessa da un milione di dollari, oltre a quella da 50 milioni con cui si è impegnato a distribuire una tessera sconto per medicinali per gli americani più poveri».

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