Cronache

Manganelli e spray urticanti ai vigili: il Comune dice «sì»

Manganelli in arrivo per la polizia municipale di Genova. Li ha richiesti con una mozione presentata ieri pomeriggio in aula rossa a palazzo Tursi, il consigliere comunale di An, Giuseppe Murolo. A favore di questa ipotesi il consiglio comunale ha votato con 30 voti favorevoli, 5 contrari e 5 astenuti. Bastone estensivo e spray al peperoncino, sono già una realtà in altre città italiane, come Milano, Salerno e Padova. «Sono strumenti necessari - dice Giuseppe Murolo - per sostituire l'uso della pistola, prevenire sciagure, e per rendere più sicuro il lavoro dei cantunè, che si avvicina sempre più, per le modalità di intervento, a quello della polizia di Stato».
Possibilista l'assessore alla sicurezza del comune di Genova, Francesco Scidone. «Siamo favorevoli», ha detto. Unico problema, un decreto ministeriale. «Per le regole in vigore oggi - spiega l'assessore Scidone -, gli agenti di polizia locale non possono avere altre armi che non siano la pistola, anche se si tratta di armi di difesa. Nelle altre città, spesso, i dispositivi che hanno gli agenti, vengono giustificati con utilizzi diversi. I bastoni, ad esempio, vengono classificati come palette».
Ma secondo quanto previsto dalla riforma delle polizie locali, il decreto che impone la pistola quale unico strumento di difesa, sarà superato. La riforma in questione è già stata presentata dal governo e presto sarà discussa in parlamento. «Allora, a quel punto - ha detto Scidone -, potremo iniziare a ragionare, in accordo con le sigle sindacali, sugli altri dispositivi e su corsi specifici per il loro utilizzo. In questo senso siamo favorevoli». Favorevoli, seppure con qualche riserva, anche gli altri gruppi politici. Per Arcadio Nacini, consigliere di Rifondazione Comunista, sarebbe importante «eliminare del tutto le pistole», mentre per Valter Centanaro, Lista Biasotti, propone per gli agenti della polizia municipale anche corsi di autodifesa e arti marziali. «Stiamo ragionando sui nuovi strumenti - dice Francesco Scidone -. Certo, siamo ancora all'inizio, ma qualche passo in avanti è stato fatto. Siamo sempre molto attenti al tema, assai delicato, della sicurezza dei nostri uomini». Nell'ultimo anno il Comune di Genova ha acquistato otto motociclette, è stata rinnovata l'attrezzatura informatica, sono state modernizzate alcune sedi, mentre gli agenti sono stati dotati di dispositivi per riconoscere i documenti falsi. Grazie al suggerimento dei sindacati, sono stati acquistati anche degli speciali guanti anti-taglio per gli interventi di trattamento sanitario obbligatorio, che prevedono il ricovero coatto.

E che, spesso, rischiano di diventare situazioni pericolose per gli agenti di polizia municipale che intervengono.

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