Io sono vivo e sono qui. È stato un Antonio Mirante alla Claudio Baglioni quello che mercoledì sera ha consentito alla Sampdoria di rialzare la testa, battere lUdinese nei quarti di Coppa Italia e qualificarsi con merito alla doppia semifinale contro lInter (le date non ancora confermate dalla Lega parlano di andata a Marassi il 4 marzo e ritorno a San Siro il 22 aprile). Rispolverato da Walter Mazzarri per loccasione, toltosi di dosso la naftalina e, soprattutto, quelle remore mentali che lo avevano accompagnato sino ad oggi nellavventura doriana, il portiere stabiese ha vissuto ad Udine la sua prima vera serata di gloria in blucerchiato. «Sono stato bravo e fortunato» - ha commentato a caldo, al solito timido e modesto, nella pancia del «Friuli» -, ma non solo: sveglio tra i pali e sicuro nelle uscite, il suo capolavoro lo ha firmato dagli undici metri, sfiorando il primo rigore di Di Natale, intuendo soltanto il secondo del capitano bianconero e, una volta giunti alla lotteria conclusiva, annientando letteralmente le conclusioni di DAgostino prima e Pepe poi. Ora, dopo lexploit friulano, lAntonio insoddisfatto della panchina e dato da tutti per partente si candida con prepotenza per una maglia da titolare. Già a partire dal posticipo di domenica sera, complice qualche incertezza di troppo di Castellazzi nellultimo Doria-Palermo, non è detto che al «Meazza» non possa consumarsi lennesimo avvicendamento tra i due estremi difensori. Mazzarri, insieme col preparatore dei portieri Papale, ci starà facendo un pensierino.
Di pensierino il tecnico di San Vincenzo dovrà farne qualcuno in più sullundici titolare da opporre allInter di Mourinho. Se dal punto di vista caratteriale la sfida di Udine ha fornito al mister doriano parecchie indicazioni positive, sul fronte degli effettivi cè da registrare lennesimo guaio muscolare occorso ad un difensore. Accardi è uscito malconcio dopo soli due minuti di gioco, forse per una distrazione al polpaccio destro: per lInter non se ne parla. Out Campagnaro e lo squalificato Lucchini, in retroguardia restano i soli Gastaldello e Raggi. In attesa di capire se e come intervenire nuovamente sul mercato, è probabile che Mazzarri faccia ricorso a soluzioni alternative.
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