Piero Pizzillo
Fasi alterne ieri pomeriggio negli interrogatori e ricognizioni delle vittime del cosiddetto maniaco dellascensore, indicato dallaccusa nel barista ventottenne Edgar Bianchi, comunque per tre episodi già inchiodato alle sue responsabilità dal Dna, a suo tempo richiesto dal pm e disposto dal gip. Una delle tre ragazze non ha riconosciuto laggressore, per le altre due invece lesame avrebbe avuto un esito positivo, in quanto le stesse non avrebbero avuto tentennamenti nellindicare in Bianchi il maniaco che le aveva assalite. Ludienza si è svolta in un ufficio del nono piano di palazzo di giustizia, appositamente attrezzato per i riconoscimenti e gli interrogatori che riguardano i minori, debitamente presidiato dai carabinieri, alla presenza del giudice Daniela Faraggi, del pubblico ministero Giovanni Arena, del difensore Gianstefano Torrigino, di una psicologa e dellavvocato Nicoletta Garaventa, legale di una delle tre ragazzine (secondo le norme vigenti, i testimoni minorenni possono farsi assistere da persone di fiducia, parenti, di solito i genitori, due erano in udienza) o avvocati. Sullistruttoria vige il più stretto riserbo. Si è comunque appreso qualcosa su due dei tre episodi esaminati ieri. Uno è avvenuto in via Barabino, a Sampierdarena, laltro a Quinto.
Si riprende stamane alle 9,30 con la testimonianza di tre ragazzine, che contestualmente procederanno al confronto allamericana, al pari di altre tre che saranno sentite nel pomeriggio.
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