Manifattura svizzera ma anima italiana per la collezione uomo

L’anima italiana di Paul Picot si può individuare con chiarezza nella definizione dell’orologio destinato all’uomo che fa dello stile la propria filosofia di vita. E non a caso, il nome della collezione in questione è Gentleman e, sul fondello, tale concept è richiamato dal conio, ripreso da una stampa del XVIII secolo, del profilo di un lord inglese.
Il modello più classico che introduce perfettamente il mood della collezione è il Cronografo Manuale, dotato del calibro Eta-Valjoux 7760 e cassa dal diametro di 42 mm: un orologio eccellente per gli amanti del vintage, che ritroveranno nei suoi quadranti alcuni dei codici grafici più conosciuti ed apprezzati, come la doppia scala tachimetrica e telemetrica, le lancette a foglia in acciaio azzurrato, gli indici applicati dalla grafica convenzionale anni ’50.
Su questa base, Paul Picot ha effettuato un notevole lavoro di differenziazione, insistendo e accentuando quei dettagli sporty-chic identificativi per connotare la linea al meglio tra le alternative di scelta dei potenziali clienti.
Dunque, corona serrata a vite, pulsanti a pompa e vetro zaffiro, accompagnano anche, ad esempio, il Gentleman Calendario Completo con Fasi di Luna, automatico certificato Cronometro, disponibile in acciaio (4.050 euro) e in oro rosa (14mila euro), in cui alle tradizionali funzioni cronografiche, sono stati aggiunti il datario analogico periferico a lancetta centrale con estremità a freccia di colore rosso, mese e giorno della settimana a finestrella al 12 (all’interno del contatore dei minuti crono), piccoli secondi e coassialmente lancetta per l’indicazione 24 ore al 9, fasi di luna a definire il contatore delle 12 ore crono.
Poi, è la volta del Quanticolor (meccanico automatico con massa oscillante scheletrata e viti azzurrate alla fiamma; 3.240 euro), in acciaio, d’impostazione bi-compax, con quadrante caratterizzato dal contrasto tra il nero e l’argenté: il primo destinato alla zona periferica di quadrante e contatore dei minuti crono sovradimensionato, il secondo alla parte centrale. Il nome del modello, comunque, vuol evidenziare la presenza di un dispositivo che permette d’indicare sempre in rosso la data corrente, sviluppata graficamente in senso «panoramico» a finestrella, al 6.
Si esce, poi, per un momento dal filone cronografico, per l’incontro della «noblesse du detail» della Maison di Le Noirmont con una misurata originalità ed eccentricità espressa in due varianti. La prima, denominata Arc-en-Ciel (Arcobaleno, 1.620 euro), s’ispira alla simbologia della speranza e della gioia: dotata di meccanismo automatico, infatti, prevede un quadrante nero o argenté, trattato soigné (ossia connotato da un’alternanza di finiture microbillé opache e a filets circulaires), con un’apertura ad arco dove l’indicazione del giorno della settimana avrà come fondo un colore diverso per ognuno dei sette giorni (le sette cromie dell’arcobaleno). La seconda, sempre in acciaio e automatica (Eta 2892A2 Top Finishing), chiamata Casino de la Vallée (3.204 euro), presenta un quadrante che riprende il design, i toni e i colori della roulette, con cucitura rossa del cinturino in coccodrillo.


E chiudiamo, infine, tornando alla complicazione crono e alla sue caratteristiche di base illustrate in apertura, con la versione Gmt, in cui l’impostazione tri-compax (contaminuti, contaore e contasecondi centrale con piccoli secondi al 9) è associata alla visualizzazione del secondo fuso orario mediante lancetta imperniata al centro e scala 24 ore serigrafata sul rehaut. Abbinato a un cinturino in alligatore, questo modello automatico è disponibile in acciaio, 3.330 euro, e in oro rosa, 9.990 euro, su di un diametro confermato a 42 mm.

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