Dopo le banche, il settore industriale in difficoltà. La strategia anticrisi del governo è approdata alla «fase due» con il decreto che introduce misure di sostegno per lindustria automobilistica, degli elettrodomestici e dei mobili. Il terzo provvedimento riguarderà il «sociale», cioè il sostegno al reddito dei lavoratori interessati dalla crisi: 8 miliardi nel biennio 2009-2010, una volta che si troverà lintesa con le Regioni, titolari delle risorse Ue che dovrebbero confluire nel fondo per gli ammortizzatori sociali. Limportanza del settore «automotive» è nei numeri: 2.500 aziende, il 60% delle quali opera al Nord, con 165 miliardi di euro di fatturato (l11,4% del Pil nazionale) e 400mila addetti che salgono a un milione con lindotto. Il passo successivo ai bonus per la rottamazione sarà listituzione di un tavolo tecnico-politico coi produttori italiani e i sindacati per monitorare landamento del settore.
Nel decreto varato ieri dal Consiglio dei ministri non ci sono soltanto il contributo pubblico allacquisto di auto e moto, e gli sgravi per elettrodomestici e mobili. Ritorna anche la possibilità per le piccole e medie imprese di scegliere la cosiddetta «tassazione di distretto». In sintesi, la norma dovrebbe permettere ai distretti produttivi di concordare con lAgenzia delle entrate, in via preventiva e per un triennio, il volume delle imposte dirette per le imprese appartenenti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.