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Manovra, i sindacati confermano lo sciopero

Concluso il vertice tra il governo e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Confermato lo sciopero di tre per domani. All'incontro presente anche il ministro del Lavoro Elsa Fornero e il vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Il segretario della Cgil: "L'incontro si è concluso con un impegno un po' generico da parte del governo a tener conto di quanto chiesto dal Parlamento e dai sindacati. Confermato lo sciopero". Bonanni: posizioni distanti. Confindustria avverte: "Non stravolgere la manovra". Pensioni, si va verso il pagamento in contanti fino a 980 euro

Manovra, i sindacati confermano lo sciopero

Nulla di fatto. Confermato lo sciopero generale di domani indetto dalle tre sigle sindacali. Doveva essere una serata decisiva, ma alla fine non è cambiato nulla. Il governo è rimasto saldo nelle sue posizioni, così come i sindacati. Da una parte del tavolo Susanna Camusso, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni. Dall'altra il premier Mario Monti con il ministro del Lavoro Elsa Fornero e il vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Dopo oltre due ore di trattativa, ognuna delle parti è rimasta ferma nelle sue posizioni.

L'esposizione del governo "ha preso le mosse dalla situazione di estrema emergenza finanziaria ed economica" in cui si trova il Paese e ha "ribadito l'imperativo di mantenere invariati i saldi" della manovra "nonché la composizione e la natura strutturale dei provvedimenti". E' quanto si legge in una nota di palazzo Chigi

"Da parte sua, il Governo ha fornito precisazioni e chiarimenti nell'intendimento di rappresentare dettagliatamente gli elementi di equità presenti nel decreto. E' stato ricordato che il decreto include solo i provvedimenti più urgenti, ma ad essi seguiranno altre misure per completare il processo delle riforme avviato. In conclusione, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha osservato come il Governo in questi giorni abbia ascoltato attivamente il Parlamento e questa sera i rappresentanti sindacali. Alla luce delle opinioni raccolte - conclude la nota -, il Governo renderà note le sue determinazioni nel più breve tempo possibile".

"Se la soluzione si chiama indicizzazione e Imu non risponde alle richieste che abbiamo fatto", ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Confermata quindi domani la protesta di tre ore (saranno otto per la Fiom che si ferma anche contro la Fiat), oltre a presidi davanti al Parlamento per tutta la durata della discussione sulla manovra e di fronte alle prefetture delle città d'Italia. Le proteste andranno avanti nei prossimi mesi in quello che, ipotizza Bonanni, senza concertazione ci potrebbe essere "un percorso di guerra", nel quale "la politica sarà in difficoltà e dovrà ricorrere al voto di fiducia". "E' increscioso quanto sta accadendo, o il governo cambia la manovra o altrimenti noi continueremo la protesta", ha ribadito, intervenendo al Tg3, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni.

Pagano sempre i soliti, hanno ribadito i sindacati, lavoratori e pensionati a reddito fisso, colpiti anche dal rincaro dei carburanti e delle addizionali. "Ancora una volta due pesi e due misure", hanno sottolineato. C'é la condivisione da parte dei sindacati della "condizione grave in cui versa il Paese", ma la soluzione non è quella proposta. Le Borse domani non scioperano ed è in vista un'importante asta di Bot. Non a caso lo stesso Angeletti ha ammesso: "Il governo ci ha spiegato che esiste il problema dei mercati e bisogna recuperare credibilità" per pagare meno interessi e ridurre l'onere del debito pubblico.

Il ministro del Lavoro Elsa Fornero non era affatto convinta che ci fosse la possiblità di margini di trattativa sulla manovra. "I saldi devono restare - ha spiegato la titolare del Welfare a Lucia Annunziata in In 1/2 -  se all’interno di questo ci sono spazi per ampliare la platea di coloro che potranno avere una sorta di indennizzo per l’inflazione che ci sarà, oppure per rimodulare questa nuova imposta per la casa, saremmo felici, però bisogna trovare altri soldi".

Mentre i sindacati lottano per stravolgere la manovra economica licenziata settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, la Confindustria ha invitato il governo ad affrettarsi e ad approvare quanto prima il decreto. "L’auspicio è che il decreto venga approvato rapidamente, senza stravolgimenti", hanno commentato i vertici di viale dell'Astronomia. Secondo la Confindustria, è, infatti, "essenziale che i mercati vengano rassicurati prima della riapertura di domani riguardo in particolare all’invarianza dei saldi".

Il tetto dei pagamenti in contanti da parte delle pubbliche amministrazioni molto probabilmente passerà da 500 a circa 980 euro. In particolare sono interessate dalla misura le pensioni.

A riferirlo il sottosegretario per i Rapporti con il parlamento Giampaolo D’Andrea, dopo l’incontro a Montecitorio tra il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda e i relatori.

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