Manovra, i trucchi del mago Burlando smascherati dal Pdl

Manovra, i trucchi del mago Burlando smascherati dal Pdl

Il trucco c’è e ora si vede. Il Pdl smaschera i giochetti del mago Burlando che in campagna elettorale ha promesso posti di lavoro a tempo indeterminato, fondi per progetti di riqualificazione in Liguria e un bilancio della sanità messo molto meglio di quello che in realtà sembra essere. «Ora prova a scaricare ogni responsabilità sulla manovra di Tremonti per smarcarsi dalle sue colpe, ma è tutto nero su bianco. Ha creato illusioni che sapeva già di non poter mantenere, anche se non fosse arrivata la manovra», accusa Luigi Morgillo, pidiellino e vicepresidente del consiglio regionale che elenca le inadempienze della giunta ribaltando le accuse che il governatore aveva lanciato contro il Governo. Il presidente aveva spiegato che, per effetto della manovra, la Liguria poteva considerarsi chiusa puntando il dito contro quei 340 milioni di fondi Fas che sarebbero dovuti arrivare alla Liguria nel 2010: «Burlando sapeva bene che quei soldi non avevano una copertura, ma ha girato da Ventimiglia a Sarzana promettendo denaro che sapeva di non disporre - attacca Morgillo -: dal tunnel della Fontanabuona in avanti vane promesse acchiappavoti». Proprio sul tunnel è intervenuto ieri anche il presidente della Comunità montana della zona che ha attaccato il governatore: «Burlando su questa opera strategica è andato a prendersi i voti dei cittadini in campagna elettorale e, a questo punto, se è un bravo amministratore deve dimostrarlo con i fatti senza scaricare sul Governo le sue responsabilità».
Attacco che fa il paio con un fatto ancora più grave per l’opposizione in consiglio regionale: l’inadempienza della Regione in materie di spese per il personale che ha superato il tetto di spesa imposto dalla finanziaria 2006 di oltre un milione. In base al decreto Tremonti la giunta fin da ora è sottoposta al blocco totale delle assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Un blocco che varrà non solo per il 2010 ma anche per il 2011: «Alcuni contratti ci risultano ancora giacenti nell’ufficio del personale e non perfezionati - puntualizza Raffaella Della Bianca -. Ora vedremo come manterranno le promesse di stabilizzare i precari e assumere nuovo personale».
Dalle promesse «populiste» ai ritardi della nuova giunta che, al momento, non ha ancora presentato l’assestamento di bilancio (da approvare per legge entro il 30 maggio dalla giunta regionale ed entro il 31 giugno dal consiglio). Così come non si è ancora ufficialmente parlato di quello che accadrà in fatto di sanità. Il primo trimestre del 2010 ha dimostrato come il deficit sia pesante e possa essere pari a 190 milioni se non si interverrà in maniera drastica.
Manca ancora la proroga dei termini per gli adempimenti dei comuni previsti per attuare la legge sull’edilizia: «Questa legge non ha portata a nulla - denuncia il consigliere savonese Marco Melgrati -; le concessioni edilizie e le Dia licenziate sono assolutamente risibili come numero. Il Pdl proporrà una nuova legge».
Non solo, il Popolo della Libertà è pronto a mettersi al tavolo per condividere con la maggioranza per lavorare di comune accordo: «A patto che Burlando la smetta di dire che l’unica cosa tagliabile in Liguria sono le auto blu e ci si metta a ragionare seriamente sulla sanità a partire dalle nomine dei nuovi dirgenti che devono essere condivise» è il ragionamento di Matteo Rosso. Condivisione è la seconda parte del tema pidiellino. Da parte del centrodestra c’è la volontà di collaborare solo se ci sono aperture sui contenuti e sulle scelte strategiche da seguire per il futuro della Regione: «Siamo pronti a decidere con lui dove tagliare, dove risparmiare.

Siamo pronti anche in prima persona come consiglio regionale» ragiona Morgillo che sul balletto di Burlando è molto chiaro «sta giocando al rimpallo delle responsabilità solo perché sa benissimo che dovrà aumentare le tasse. E lo sapeva già quando in campagna elettorale prometteva soldi a tutti».

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