La manovra mette una X sul mercato dei rossoneri

Non è più tempo di sogni in casa Milan. Con ogni probabilità non ci sarà un mister X d’alto profilo. Difficile immaginare che si possano spendere cifre considerevoli, dopo una manovra finanziaria, necessaria per non mandare all’aria il Paese, che ha chiesto agli italiani 45 miliardi di euro. Troppo impopolare. Quindi, anche il pallone deve tirare (almeno un po’) la cinghia. Realisticamente dunque la corsa si restringe ad Aquilani (con super sconto dal Liverpool) e Montolivo (più probabile a gennaio). Kakà rimane sullo sfondo, anche se appare difficile che il brasiliano possa accettare una sostanziale riduzione dell’ingaggio. Per ora l’acquisto più importante del Milan resta Mexes. Ma il difensore francese è ancora ai box. «Non devo avere fretta per evitare ricadute - ha spiegato a Milan Channel -. Ho provato a toccare il pallone, ma sento dolore. Spero che vada via in 2-3 settimane». Il che significa essere pronto per fine settembre. Intanto si è già calato nel clima derby: «Siamo sulla strada giusta. Aver già vinto un titolo è gratificante, tra l’altro con l’Inter».
E proprio stasera il Milan torna in campo dopo la vittoria in Supercoppa a Pechino. I rossoneri (ore 18.30 diretta Mediaset Premium) sono di scena a «casa» Ibrahimovic, contro i campioni di Svezia del Malmoe, nella città dove è nato Zlatan e contro la squadra in cui e è cresciuto.

Una vera e propria festa per Ibra, ma a giocarsi tanto è Antonio Cassano, che ha la prima occasione per convincere Allegri a contare su di lui per l’esordio di campionato col Cagliari, quando probabilmente Pato e Robinho non saranno pronti, perché rientreranno solo il 25 agosto dalle vacanze extra. Tante assenze stasera per Allegri che non avrà anche Thiago Silva, Nesta e Seedorf, oltre a Inzaghi, El Shaarawy e Flamini.

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