Cronaca locale

Manovra, niente tagli per Expo 2015 Moratti soddisfatta

Il sindaco ringrazia il governo per aver garantito il budget previsto "Pienamente confermate anche le risorse per le infrastrutture"

Manovra, niente tagli 
per Expo 2015 
Moratti soddisfatta

Letizia Moratti in trasferta a Parigi promuove Tremonti e il governo. In controtendenza rispetto ai suoi colleghi sindaci, scesi in piazza una decina di giorni fa contro la manovra correttiva, e ai presidenti delle Regioni, a partire proprio dal governatore della Lombardia che ha minacciato addirittura di rimettere le deleghe, il sindaco a Parigi per aggiornare il Bureau Internazional des Exposition sull’avanzamento dei lavori, ha elogiato e ringraziato il ministro dell’Economia - "è anche più simpatico" - per non aver tagliato Expo. "In maggio il governo italiano ha fatto una manovra da 25 miliardi di euro sui prossimi due anni - ha spiegato davanti ai delegati degli stati riuniti al palazzo dell’Ocse - ma il budget allocato su Expo 2015 è stato pienamente confermato. Questa è la dimostrazione che il ministro Tremonti crede in questa esposizione universale". La Moratti, che ha tracciato un quadro sintetico di quanto realizzato finora, dalla presentazione del dossier di registrazione depositato il 30 aprile al network di relazioni internazionali intrecciate dal Comune, ha più volte ribadito nella sua relazione la "piena conferma" degli impegni assunti dal governo per Expo e il "forte supporto" del governo italiano al progetto. "I ministri Matteoli e Frattini ci hanno aiutato in questi anni a rafforzare il sistema aeroportuale profondamente in crisi dopo il dehubbing di Alitalia - ha osservato la Moratti - perchè grazie al decreto salva Alitalia che il governo Berlusconi rispetto al governo Prodi è stata possibile la rinegoziazione degli accordi bilaterali. A questo aggiungo l’impegno grandissimo di Castelli sulle infrastrutture, aggiungo Tremonti, aggiungo Frattini per le partnership internazionali che segue personalmente, il ministro Prestigiacomo che è nel board recentemente costituito per Expo, quindi il ministro Gelmini. C’è il governo intero che dà un supporto ad Expo. L’ho ringraziato perché è così".
E là dove il pubblico non arriva ci pensano i privati. Questo il senso del discorso della presidente della società di gestione Diana Bracco che ha parlato "dell’impegno delle imprese, sia di Confindustria che della Camera di commercio e di quei tavoli già messi in corso che stanno creando progettualità". Expo rimbalza da Parigi a Roma: nelle stesse ore in cui il sindaco spendeva parole di elogio, il Pd depositava un’interpellanza urgente al premier e al ministro dell’Economia su fondi e le aree expo. "Di fronte al bilancio miserrimo che l’Italia porta al Bie, quello di un’Expo che finora è stata solo una prova di mediocre e rissosa amministrazione - afferma Vinicio Peluffo primo firmatario dell’interpellanza - chiediamo alle istituzioni coinvolte di voltare pagina, a partire dal governo".
È toccato all’architetto Stefano Boeri, coordinatore del masterplan, scendere nei dettagli facendo il punto anche sulle infrastrutture. Dopo aver tranquillizzato i delegati dei paesi sul fronte dei finanziamenti, ci si è spostati sul fronte della governance. "Colgo l’opportunità di questo meeting per il benvenuto al nuovo direttore della società Expo, Giuseppe Sala, che fino a due giorni fa era il direttore generale della città di Milano". Battesimo in pompa magna per Sala che si è detto "felice del nuovo incarico e di una sfida che ritengo "cool". Ora andiamo verso una fase operativa che vuol dire lavorare in team in maniera diversa, con gli stessi uomini ma velocizzando le operazioni. Ho visto un’accoglienza calda nei confronti di Milano e quindi un riconoscimento del lavoro fatto. Adesso bisogna stringere un po’ i bulloni ed è un lavoro che spero di essere in grado di fare".

"Sono molto soddisfatta" l’ultima parola del sindaco.

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