La Finanziaria del governo Prodi mette in ginocchio i Comuni. Di destra e di sinistra. Ieri lannuncio di Sergio «il rosso» Cofferati che non chiuderà il bilancio entro il 31 dicembre e costringerà per la prima volta Bologna allesercizio provvisorio. Diverso colore dellamministrazione, ma stesso destino per Milano. «Una Finanziaria ballerina - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - e Letizia Moratti ha chiesto di aspettare gennaio per cominciare a preparare il nuovo bilancio». Il problema non sono i tagli. «Ma soprattutto - incalza - le nuove tasse che Prodi ci costringerà a applicare. A cominciare dallIci che noi non vogliamo far crescere. Poi si parla di tassa di soggiorno, tasse di scopo. Cose che compaiono e scompaiono nel giro di poche ore. A rimetterci sono i Comuni e i cittadini».
Il Comune, intanto, vara l«assestamento di bilancio», la redistribuzione dei soldi avanzati nel 2005. Sette milioni in conto corrente finiranno alle politiche sociali, della famiglia e della scuola, alla casa, a minori e giovani. Gli 87 milioni delle opere pubbliche, invece, serviranno per la ristrutturazione della pista dellArena, la realizzazione di un centro per disabili, la messa a norma dellimpiantistica del Museo della Scienza e della Tecnica, la costruzione di una residenza universitaria in piazza Ferrara, la riqualificazione di piazza Gambara e di piazza Santa Maria delle Grazie e la manutenzione straordinaria del quartiere Domus Teramo.
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