Le Province cercano di strappare il bollo auto alle Regioni. E mirano a riscuoterlo per rimpinguare le entrate che, ad oggi, si limitano agli introiti ricavati da rc auto, trapasso di proprietà delle auto e bollette energetiche. Introiti che rappresentano circa il 90 per cento del bilancio. Troppo poco per sopravvivere agli effetti della Finanziaria.
La proposta verrà formulata oggi durante il tavolo, organizzato a Palazzo Isimbardi, intorno a cui le province si riuniranno per discutere della manovra e dei tagli in arrivo. La linea è quella propositiva. Non ci si oppone ai tagli con i toni duri adottati dalla Regioni, ma si adotta un metodo più soft, che propone delle alternative, che sfuma l’acidità delle polemiche. Ma che comunque punta a difendere i bilanci e, anzi, chiede di risanarli. La riscossione del bollo auto, che oggi entra nelle casse regionali, sarebbe un modo per sopravvivere ai tagli.
I presidenti delle Province già si erano riuniti all’inizio dell’iter della manovra finanziaria e avevano organizzato una riunione di confronto quando la manovra venne licenziata. Ora sono pronti per sfoderare le loro proposte. Se dovesse essere accettata la proposta del bollo auto, gli enti potrebbero continuare nelle loro politiche, garantire servizi sul territorio e pianificare le iniziative per i prossimi anni.
«Altro che abolizione delle province - commentano a Palazzo Isimbardi - Ci vengono affidati sempre più servizi, come il trasporto dei disabili, ma non ci vengono assegnate risorse in più».
A Palazzo Isimbardi non si temono più di tanto gli effetti della manovra. Il presidente Guido Podestà e la sua squadra avevano già ridotto all’osso tutte le spese per far fronte al buco di bilancio ereditato dalla precedente amministrazione e rimettere i conti in sesto. Le risorse assegnate a ogni singolo settore sono già state tagliate del 65 per cento.
Dalla Provincia di Milano arriva anche un’altra richiesta: quella di non inserire nel patto di stabilità nessuno dei fondi destinati ad Expo. Per questo viene chiesto l’intervento degli europarlamentari.
Manovra, le Province vogliono il bollo auto
Cercano di strapparlo alle Regioni. E mirano a riscuoterlo per rimpinguare le entrate che, ad oggi, si limitano agli introiti ricavati da rc auto, trapasso di proprietà delle auto e bollette energetiche che rappresentano circa il 90 per cento del bilancio
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