Antonella Aldrighetti
I rudimenti di economia aziendale partono dal presupposto che gli assestamenti di bilancio servono a coprire deficit in corso dopera. Per cui, senza allontanarsi troppo dalla terminologia didattica, vogliamo dare un giudizio alla manovra regionale in capo allassessore Nieri? Rimandata a settembre. Perché ora come ora, per loperazione contabile, mancano le risorse sufficienti a operare laggiustamento.
O, meglio, «delle coperture che dovrebbero comparire nellassestamento di bilancio, non vè traccia - spiegano il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Augello e il vicepresidente della commissione Bilancio Bruno Prestagiovanni - e così comè, la manovra è tecnicamente irricevibile da commissione e Consiglio visto che è un obbligo di legge appostare le coperture finanziarie senza fare ricorso allindebitamento. Non ha alcun senso un assestato che lascia fuori bilancio 430 milioni di euro».
Quale sarà allora lescamotage che Luigi Nieri potrà proporre per tappare il disavanzo? Si accettano scommesse. Augello e Prestagiovanni ci mettono poco a rispondere. «O si provvede con la vendita di immobili, come proponeva la giunta Storace, o si aumentano le tasse».
E che la leva fiscale possa essere di superamento alla crisi di cassa non si esclude: ma almeno di un punto percentuale perché col mezzo punto si produrrebbero solo 250 milioni di euro. Insufficienti tanto da tirare la cinghia due anni per ripianare solo il deficit del 2004.
Laltra via alternativa? «Vendere lospedale San Camillo allInail - replicano gli esponenti di An - se non si vuole aumentare la pressione fiscale sulle famiglie del Lazio».
Velleità che, però, non piace al Prc, gruppo del quale lassessore al Bilancio Nieri fa parte e che definisce la proposta di An ridicola pure se non allega dimostrazioni di coraggio sul progetto di governo regionale. Che del resto possono essere interpretate come «simbolo dellincapacità politica della giunta Marrazzo a mantenere fede alle promesse elettorali - contrattacca Fabio Desideri della Lista Storace -. Messi alla prova, Marrazzo e il suo esecutivo, non possono tenere fede con provvedimenti concreti agli impegni assunti: lassestamento di bilancio apre un grosso buco nella finanza regionale».
Eppure allo studio ci sarebbero tutta una serie di manovre cesoia che farebbero risparmiare alla Regione qualche soldino a scapito dei servizi sanitari. È vero che sulla base del contenimento sanitario la Regione Lazio dovrà economizzare 20 milioni di euro ma è pure vero che il tavolo tecnico può disporre limpatto sulle riduzioni dei costi come meglio crede.
Calcolatrice alla mano, la Direzione regionale ha scelto di dividere equamente la cifra, senza far torto a nessuno. Così sul tavolo dei direttori generali della Asl e delle aziende ospedaliere, indipendentemente dalla loro entità operativa e di fabbisogno, è arrivato il diktat di risparmiare 1,2 milioni di euro.
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