«In vita mia me ne sono successe di tutti i colori, avrei mille cose da raccontare». Ma Diego Maradona, al sito della Fifa, si è soffermato in particolare su un episodio vissuto con Fidel Castro. «Voleva che gli spiegassi come si batte un rigore. Gli ho detto che bisogna sempre osservare i movimenti del portiere. Lui allora ha preso due sedie, le ha messe a mo di palo ed è andato in porta. Allora ho tirato, e ovviamente ho segnato». Poi si sono messi a parlare per sette ore di politica «Castro è più carismatico anche del Papa».
Ma oggi Maradona è il ct dellArgentina e deve scontrarsi con le difficoltà del ruolo: «Mi divertivo molto di più da giocatore ma così ho realizzato un mio sogno. Mi sveglio di notte per annotare schemi su punizione o calcio dangolo. Seguo durante lanno i miei giocatori ma non sempre riesco a mettermi in contatto con loro. Messi, per esempio non lo vedo da un po: ho provato a chiamarlo ma è più facile parlare con Obama che con lui...». È ottimista sulla presenza della Selecciòn ai prossimi Mondiali: «Ci saremo sicuramente, altrimenti diventerebbe un torneo senza colore. Dico sempre ai miei giocatori: fare 30 giorni di sacrifici per poi alzare la coppa non ha prezzo. E parla uno che ha giocato due finali».
Infine due parole anche sulle squadre italiane.
Maradona: «Più facile parlare con Obama che con Messi Ho insegnato i rigori a Fidel»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.