La maratona dei record fa infuriare gli automobilisti

Luca Moriconi

Record nel record per la Milano City Marathon: l’edizione 2006, ieri mattina con partenza da corso Venezia, è diventata ufficialmente la maratona più veloce d’Italia grazie al tempo del vincitore, il keniano Benson Kipchumba Cherono, che ha compiuto l’intero tracciato di 42 km in 2 ore, 7 minuti e 58 secondi. Infranto il precedente record (2h08’38”) fatto registrare dalla maratona di Roma.
Il podio milanese si è colorato di nero, rosso e verde, i colori della bandiera del Kenya: oltre al vincitore Cherono, sono keniani anche il secondo e terzo classificato, rispettivamente Benson Kipchumba Barus e Joseph Ngeny.
La giornata di sole di ieri ha regalato a Milano una delle edizioni più riuscite della maratona: tremila i corridori alla partenza, tra atleti olimpionici e campioni europei come Stafano Baldini, maratoneti passati alla storia come il due volte vincitore a New York Orlando Pizzolato, e sportivi appassionati come il dj Linus e il cantante Povia.
Per tutti l’arrivo in piazza Duomo dopo aver percorso la città «di corsa»: da porta Venezia al Castello Sforzesco, poi corso Sempione deviando verso il cimitero Monumentale, porta Garibaldi, corso Buenos Aires e via lungo viale Romagna, via Antonini fino a viale Umbria per tornare in porta Venezia per l’ultimo sprint prima dell’arrivo. Una giornata in cui le strade hanno messo al bando le automobili, non senza le proteste degli automobilisti milanesi in partenza per la domenica fuori città: molti quelli che si sono ritrovati a dover fare i conti con strade chiuse al traffico e percorsi alternativi.
A livello agonistico il dominio africano non ha però fatto sfigurare gli atleti di casa nostra: buono l’ottavo posto di Paolo Bettelli, primo degli azzurri in classifica, seguito da Costantino Simonetta, decimo. Buona anche la prestazione di Stefano Baldini che dalla City Marathon di Milano si aspettava un banco di prova in vista della maratona di New York.
«Quello di oggi è stato un buon test - ha dichiarato il campione europeo, che si è ritirato dopo 23 chilometri -. Non ci sono state le tensioni di quando sono in gara e ho mantenuto un buon ritmo. Ora spero di far bene a New York il 5 novembre».
In campo femminile l’etiope Magarasa Askale Tafa ha spezzato il dominio keniano: alle sue spalle la vincitrice della scorsa edizione, la keniana Hellen Kimutai e la connazionale Anne Kosgei.

Tra i diversamente abili si è imposto l’italiano Vittorio Podestà, davanti a un altro italiano, Paolo Cecchetto, e al francese Patrick Gastaud.
All’interno della manifestazione anche l’iniziativa Family Walking, una passeggiata per famiglie: per un giorno Milano ha riscoperto il silenzio di bici, pattini e monopattini.

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