Cronaca locale

«Maratona» allo Smeraldo domenica bestiale del jazz

Anche in questa terza edizione, il Festival Internazionale della Musica MiTo propone una «maratona jazz» dalle ore 15 di oggi 20 fino a notte inoltrata. Avrà luogo al Teatro Smeraldo, diversamente da quanto annunciato in un primo momento, e ha un programma molto vario e interessante: insomma, un appuntamento davvero stimolante per gli appasionati del genere. Si comincia con «Le Fiabe del Jazz» raccontate da Roberto Piumini e Claudio Comini voci recitanti, con la collaborazione di Guido Bombardieri sax alto e clarone, Corrado Guarino pianoforte, Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso e Stefano Bertoli batteria. Piumini e Comini sono autori di tre aurei libretti con cd, pubblicati dalle edizioni Curci di Milano e destinati ai bambini, che spiegano loro con linguaggio e illustrazioni adeguati chi siano John Coltrane, Thelonious Monk e Duke Ellington. L'importanza della pubblicazione è evidente, e così pure quella del concerto che si spera abbia una nutrita partecipazione di piccoli esperti futuri. Alle 17.30 suona il gruppo più atteso, il quartetto di Carla Bley organo Hammond e pianoforte con Chris Cheek sax tenore, Steve Cardenas chitarra e Steve Swallow basso: la formazione insolita, priva della batteria, intende sottolineare l'impostazione cameristica che caratterizza da tempo i piccoli complessi di Carla Bley. Com'è noto, Bley dirige anche una splendida grande orchestra che suona quasi sempre composizioni proprie e che oggi, dopo la scomparsa di Gil Evans e di George Russell, è rimasta l'unica in grado di essere innovativa nell'àmbito delle big band. Giova ricordare che Carla ha anche composto due importanti melodrammi jazz, Escalator Over The Hill (1972) e «¾», in un settore piuttosto trascurato dagli autori della musica afro-americana. Fra i suoi collaboratori spicca Steve Swallow, suo compagno anche nella vita, che è stato il primo ad adottare il basso elettrico e a portarne il timbro e il fraseggio a un alto livello di eccellenza. All'ora dell'aperitivo va in scena il trio formato da Antonello Salis pianoforte e fisarmonica, Paolo Angeli chitarra e Hamid Drake batteria. Salis è un protagonista del jazz italiano dai tempi della musica informale di cui conserva tuttora tracce in uno stile di intenso vigore, talvolta perfino eccessivo; Angeli usa una chitarra costruita da lui che ha un suono particolare e affascinante impossibile da descrivere: bisogna ascoltarlo. Di Hamid Drake basti dire che è uno dei più quotati percussionisti giovani degli Stati Uniti.

Alle 22, infine, la maratona si avvia alla conclusione con un altro straordinario e celebre complesso americano diretto dal contrabbassista Ben Allison, con Ron Horton tromba, Michael Blake sax tenore e soprano, Steve Cardenas chitarra e Rudy Royston batteria.

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