Palermo - È indagata per concorso in produzione di materiale pedopornografico la madre della tredicenne che scambiava messaggi hard col cardioochirurgo Carlo Marcelletti, agli arresti domiciliari, da martedì scorso, oltre che per il medesimo reato contestato alla donna, per concussione, peculato e truffa aggravata.
Sms e mms erotici Secondo l’accusa, la donna, che aveva una relazione col professionista, sarebbe stata a conoscenza dello scambio di sms e mms erotici tra la figlia e Marcelletti: da qui la contestazione del concorso nel reato. L’adolescente avrebbe usato anche il cellulare della madre per inviare foto hard al medico. I messaggi sono stati intercettati dalla polizia che indagava sul cardiochirurgo per ipotesi di truffe al sistema sanitario nazionale e per avere chiesto denaro ai genitori di alcuni piccoli pazienti assicurando loro in cambio un trattamento ospedaliero di favore. I pm hanno segnalato la vicenda al tribunale dei minorenni che ha avviato un procedimento per allontanare la ragazzina dal contesto familiare. Ieri, interrogato dal gip Marcelletti ha ammesso le accuse. Secondo la ricostruzione dei magistrati il professionista avrebbe inizialmente finto con l’adolescente di essere il proprio figlio, che ha 30 anni. In poche settimane i due si sarebbero inviati centinaia di messaggi erotici. Solo in un secondo momento la ragazzina avrebbe scoperto che il suo reale interlocutore era Marcelletti.
I testi: "Richieste di soldi" Sarebbero molti i genitori di piccoli pazienti, di tutta Italia, operati da Marcelletti a chiedere di essere ascoltati dai pm della Procura di Palermo. I parenti degli ammalati si sono detti pronti a denunciare che il professionista chiese loro denaro promettendo in cambio un trattamento ospedaliero di favore. Le testimonianze dei genitori consolideranno quanto già raccontato agli investigatori da alcune persone offese. Al momento sono sette gli episodi di concussione contestati al medico a cui, appunto, potrebbero aggiungersi altri casi.
Acquisto di due apparecchiature fantasma C’è anche l’acquisto fantasma di due apparecchiature costose del valore di circa 40mila euro tra le accuse della procura di Palermo rivolte al cardiochirurgo. Secondo quanto ha ricostruito la Procura di Palermo, che coordina l’inchiesta, Marcelletti, con la complicità di un imprenditore, avrebbe simulato l’acquisto di un ossimetro e di un’incubatrice con un’emissione di fatture false.
L’imprenditore avrebbe finto l’acquisto dei due macchinari e la fattura è stata fatta all’associazione onlus Abc, presieduta da Marcelletti. In realtà, di apparecchi ne sono stati comprati solo due, mentre gli altri due non sono mai esistiti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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