Marcenaro Il consigliere incollato alla poltrona

Marcenaro Il consigliere incollato alla poltrona

Proprio non sembra volerci stare Matteo Marcenaro. Sulla poltrona di via Fieschi stava comodo e il fatto di essere stato super votato nella provincia di Savona ma di non essere riuscito a strappare il seggio per la sua lista (la lista civica di Biasotti) lo rende parecchio nervoso.
Così, mentre un gruppo di savonesi ha deciso autonomamente (?) di scrivere a Sandro Biasotti perché faccia tutto quanto è nelle sue possibilità perché ceda il suo seggio non al genovese Lorenzo Pellerano ma al savonese e collaudato Marcenaro, lui ha pensato di studiare dei possibili ricorsi al Tribunale amministrativo regionale della Liguria chiedendo nel primo caso un allargament\o del numero degli eletti da quaranta a cinquanta unità, mentre nel secondo caso l’annullamento della tornata elettorale poiché ad indire le elezioni regionali non sarebbe stato il Prefetto ma direttamente il presidente della Regione Claudio Burlando.
Già il primo di aprile Marcenaro, cinque anni fa eletto nella lista degli arancioni, poi passato all’Udc, quindi al Pdl per poi essere ricandidato nelle liste civiche di Biasotti, era stato dato come possibile rientrante in consiglio regionale per un riconteggio delle preferenze: ma tutti, lui per primo, avevano gridato al pesce d’aprile. Ora il tentativo appare (semi)serio.

Magari c’è la volontà del diretto interessato molto più difficile che il giudice possa dargli ragione. Anche la battaglia politica sull’aumento del numero dei consiglieri regionali appare avventata e politicamente poco efficace.

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