Le Marche tra arte e cacce al tesoro E tutto con un’app

Tirare fuori l'arte dalla naftalina e spargere ovunque i suoi tesori. È questa l'idea di «Happy Museum», il primo festival dei musei delle Marche. Settantadue musei pubblici e ventiquattro privati che, a partire dallo scorso 18 maggio (e fino a metà dicembre), si sono colmati di spettacoli, mostre, concerti, degustazioni, e iniziative sperimentali per incontrare la curiosità dei più: i palati di tutte le taglie, incluse le più pigre, e tutte le generazioni.
La terra di Raffaello si svecchia, scende a un compromesso creativo coi tempi: un percorso «tattile» al museo Archeologico nazionale, uno «al buio», l'idea precisa che l'arte possa diventare un contesto di evasione e socialità, più a buon diritto di un centro commerciale o degli aperitivi tradizionali.
Ecco perché non manca - e anzi ne è parte integrante - un occhio molto vigile sulle nuove tecnologie. A partire dalla divulgazione del festival nei principali social network. Ma soprattutto attraverso l'idea di «App Happy Museum»: un'applicazione che il festival dei musei delle Marche riserva ad I-phone e Android. È nella cornice di Città del Vaticano, a Roma, che è stato presentato questo progetto di marketing museale, nel corso di una conferenza lo scorso 31 maggio. All'interno della mostra «Meraviglie delle Marche», eccezionalmente a Roma presso il Braccio di Carlo Magno in San Pietro, è stato l'assessore ai Beni e Attività culturali della Regione Marche, Pietro Marcolini a illustrare lo spirito e gli obiettivi del progetto: «Far incontrare generazioni e culture diverse alla scoperta del patrimonio regionale con modalità innovative e divertenti». L'antico che diventa uno stimolo, un collante prezioso, una riscoperta che aggrega e distende, nel linguaggio (quello degli smartphone) ormai più pratico per tutti.


L'App Happy Museum si divide in due sezioni: la Guida ai musei, che contiene la lista di tutti i musei rientranti nel festival, con le loro opere e le loro descrizioni; e la Caccia al Tesoro, il gioco più longevo del mondo che adesso si svolge all'interno dei musei e grazie al cellulare, alla ricerca di cinque tesori diversi, in cinque musei diversi, con un libro in palio.
La riscoperta delle nostre radici artistiche, un possibile battistrada, audace e capillare, per apprezzare senza paura e senza noia le meraviglie del Bel Paese.

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