Marchionne assicura: "Fiat avrà radici italiane"

L'ad del Lingotto: "Manterremo gli stabilimenti a Termini Imerese ma con una produzione diversa da quella automobilistica". Il presidente del Consiglio: "Il governo farà ogni azione possibile per stare al fianco della Fiat". Letta: "Ci sarà un tavolo permanente per l'azienda di Torino"

Marchionne assicura: "Fiat avrà radici italiane"

Roma - Il mantenimento degli equilibri occupazionali necessita di "presupposti" tra i quali anche quello della riduzione del conflitto sociale. È quanto avrebbe detto, secondo fonti sindacali, al tavolo a Palazzo Chigi, l’ad di Fiat Sergio Marchionne. A questo va aggiunto "il mantenimento degli eco incentivi europei e il riconoscimento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la sostenibilità finanziaria di alcune iniziative produttive, la riduzione del conflitto sociale e la riduzione dei costi produttivi".

Tutelare il lavoro con cig e incentivi
L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, spiega alle parti sociali a palazzo Chigi, quali sono i presupposti per il mantenimento degli equilibri occupazionali. Tra i punti principali il mantenimento di ecoincentivi europei, il riconoscimento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la sostenibilità finanziaria di alcune iniziative produttive, la riduzione del conflitto sociale, la riduzione dei costi produttivi.

Mantenimento di Termini Imerese Fiat intende mantenere a Termini Imerese la produzione industriale con produzioni diverse da quella automobilistica e per questo si dovrà rivedere l’accordo di programma. Lo avrebbe detto l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, parlando al tavolo a palazzo Chigi. L’ad ha aggiunto che intanto è confermata la produzione di Ypsilon fino al 2011. A Pomigliano il mantenimento della produzione Alfa 159 Berlina fino al 2010 e Alfa 147 e Gt, quindi successivamente sarà assegnata una nuova piattaforma con uno o più modelli. Confermiamo le produzioni negli altri stbilimenti. Fiat non intende nascondersi dietro il paravento della crisi, ha continuato, ma i grandi traguardi non si raggiungono da soli. Stiamo gestendo, ha concluso, una situazione drammatica in modo assolutamente responsabile.

Berlusconi: siamo sempre stati a disposizione
  Il governo farà ogni azione possibile per stare al fianco della Fiat. Lo ha assicurato il presidente del consiglio, silvio berlusconi, secondo quanto si apprende da fonti presenti all'incontro, al tavolo con governo e sindacati su fiat. "Siamo sempre stati a disposizione - ha spiegato - e continuiamo ad esserlo per il confronto con la Germania per Opel". Nel corso dell'incontro berlusconi ha anche espresso apprezzamento per lo sforzo del lingotto per mantenere la situazione produttiva in italia. 

Letta: "Tavolo permanente per Fiat" Su Fiat ci sarà un tavolo permanente al ministero dello Sviluppo economico in sinergia con il ministero del Welfare. Ma questo tavolo a palazzo Chigi sarà sempre pronto a entrare in campo quando ce ne sarà bisogno. Lo avrebbe detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, parlando al tavolo governo-Fiat a palazzo Chigi.

Scajola: "Tre tavoli per Fiat" La discussione sul futuro della Fiat continuerà con tre tavoli a tema. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola al termine dell’incontro con azienda e parti sociali a Palazzo Chigi. "Abbiamo ragionato con le forze sociali - ha detto - sulla necessità che le poche risorse disponibili devono essere gestite insieme, per questo abbiamo istituito tre tavoli di confronto che si riuniranno nelle prossime settimane e che hanno come obiettivo di seguire il primo l’andamento dell’occupazione, degli investimenti, insieme alle Regioni e ai sindacati. Il secondo il sostegno alla ricerca e all’innovazione per mettere insieme le risorse dello Stato, Regioni e aziende puntando sull’innovazione. Infine - ha concluso - la componentistica e quindi l’accesso al credito per le piccole imprese con un riferimento al settore che ha maggiore crisi cioè le macchine di movimento terra e l’edilizia".

Epifani: "Mantenere sviluppo in Italia" "Bene l’accordo con gli Usa ma mantenere in parallelo lo sviluppo in Italia". È quanto chiede il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, intervenendo al tavolo Fiat. Il leader della Cgil ha sottolineato che è necessario continuare il confronto e non dividere il mondo del lavoro. "Questo non sia l’ultimo incontro - ha detto - è un tavolo importante, doveva essere aperto prima. Quello che è chiaro è che Termini Imerese non farà più auto. Il problema - ha aggiunto - è che in Italia si produce troppo poco rispetto ad altri Paesi e alla capacità di assorbimento del mercato. Alcune aziende saranno in cassa integrazione altre lavoreranno il sabato bisogna coordinarsi per evitare spaccature nel mondo del lavoro".

Bonanni: "Non depotenziare il sud" "Oggi serve un patto tra governo, aziende e sindacati per rendere costruttivo il lavoro responsabile che dobbiamo fare in queste settimane" ha detto Bonanni, segretario della Cisl. "Non possiamo - ha poi sottolineato - mettere in conto di depotenziare gli stabilimenti del meridione, in particolare di Napoli e Palermo".

Ognuno deve fare la sua parte, dice Bonanni, "creando le premesse per una discussione responsabile". "Avevamo sperato molto in un accordo Fiat-Opel. È chiaro che dobbiamo affrontare sfide inedite per il settore auto", ha detto Bonanni.

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