Pierluigi Bonora
da Milano
Per il titolo Fiat la riconquista di quota 11 euro potrebbe essere questione di ore. Le azioni, spinte dalle stime ottimistiche sui dati del primo trimestre 2006, ieri hanno chiuso a 10,92 euro con un balzo del 3,7% dopo aver toccato la quotazione di 10,95 euro. Soddisfatto, in proposito, è Corrado Passera (Banca Intesa) consapevole di aver fatto una buona scelta a non cedere la partecipazione ereditata dalla conversione del prestito convertendo (in tutto 67 milioni di azioni): «Alla luce dei fatti - ha detto il banchiere - è stato corretto mantenere queste azioni». Ma a far correre il titolo è senza dubbio la visione positiva dellamministratore delegato Sergio Marchionne sul futuro del gruppo. Il numero uno della Fiat non ha escluso di rivedere al rialzo sia il risultato operativo previsto per lAuto nel 2006, sia la quota mercato in Europa per il 2007, fissata ora all8,8%.
Lo scenario è stato disegnato in occasione dellassegnazione a Marchionne del premio «Interautonews top manager mondo 2005». «Abbiamo annunciato 100 milioni di risultato operativo per lAuto - ha detto Marchionne - ma è ovvio che, se continuiamo a questo ritmo, ci potrebbe essere la possibilità che questo numero sia superato. Lo faremo, probabilmente, se sarà da farsi, alla fine del secondo o del terzo trimestre». È lo stesso periodo di osservazione che lad del Lingotto si è riservato «prima di annunciare un eventuale aumento della quota mercato in Europa». E poi, ha aggiunto, bisogna tenere presente che «la vera battaglia comincerà proprio nel 2007 quando, con la nuova vettura del segmento C e il ritorno della Cinquecento, Fiat Auto potrà finalmente essere riconosciuta in Europa come full brand». Dietro la nuova impennata delle azioni cè anche limpatto positivo generato dallimminente ingresso nel cda torinese del tycoon indiano Ratan Tata e la disponibilità, sulla Grande Punto, dellinnovativo motore Starjet da 95 cavalli.
Secondo la società PwC, infine, la ripresa della Fiat consentirà al mercato italiano dellauto una crescita produttiva del 28%, mentre la Fiat arriverà nel 2010 a produrre 2,459 milioni di veicoli, il 24,1% in più del 2005.
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